Il percorso verso l’accettazione definitiva dell’immobile donato al Comune di Ardea entra ora nella fase più tecnica e delicata: l’avvio di una rigorosa istruttoria notarile, indispensabile per dare piena attuazione alla delibera approvata dal Consiglio Comunale.
La procedura, regolata dal Codice Civile, richiede infatti il coinvolgimento diretto di un notaio, unico professionista abilitato a gestire tutte le fasi dell’accettazione con beneficio d’inventario. Sarà lui a dover ricevere in atto pubblico la dichiarazione di accettazione, provvedere al deposito presso il registro delle successioni del tribunale competente, e successivamente curare la trascrizione nei registri immobiliari, passaggi necessari per rendere opponibile ai terzi la posizione dell’Ente. Il momento più significativo dell’intero iter sarà però la redazione dell’inventario, documento che fotografa in modo completo la situazione patrimoniale dell’eredità, indicando beni, eventuali passività e possibili criticità. Senza questa fase conclusiva, il beneficio d’inventario decadrebbe automaticamente, esponendo di fatto il Comune a rischi patrimoniali. La complessità degli adempimenti e la loro natura altamente specialistica rendono impossibile gestire la procedura con risorse interne. Come accade ormai nella maggior parte delle amministrazioni italiane, anche Ardea deve ricorrere a un supporto esterno, non disponendo di figure notarili all’interno della propria struttura. Una scelta dettata non solo da esigenze tecniche, ma anche dalla volontà di evitare ulteriori rallentamenti in un contesto in cui gli uffici giudiziari, spesso sovraccarichi, non garantiscono tempi certi. L’avvio dell’istruttoria segna dunque un passaggio cruciale: solo al termine di questo complesso iter sarà possibile stabilire con chiarezza se il Comune potrà procedere all’accettazione definitiva dell’immobile, trasformando un’eredità potenzialmente vantaggiosa in una reale opportunità per l’Ente e per la collettività.






