Ad Ardea il dibattito si accende attorno a un’eredità tanto preziosa quanto complessa. Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale è emerso infatti che il lascito in questione non è “libero”, ma vincolato. A chiarirlo è stata la Responsabile del Servizio Patrimonio, Emanuela Sannipoli, spiegando che si tratta di una donazione modale, ossia subordinata a una specifica condizione: «Il Comune di Ardea, nell’accettare questa eredità, deve costruire un asilo». Un vincolo forte, che non lascia margini interpretativi e che impone all’ente di valutare con attenzione la fattibilità dell’impegno. Per questo, come precisato dai tecnici, l’eventuale accettazione potrà avvenire solo con beneficio d’inventario, procedura necessaria a separare eventuali debiti della defunta dal patrimonio comunale, evitando ripercussioni sulle casse pubbliche. La discussione in Aula, tuttavia, ha evidenziato numerosi punti critici. Il lascito riguarda infatti solo una quota della villa, non l’intero immobile. Circostanza che pone interrogativi immediati:
Occorre liquidare il proprietario dell’altra metà? La villa è strutturalmente unita in un’unica porzione? È possibile, da un punto di vista giuridico e logistico, destinare solo una quota indivisa a un servizio pubblico come un asilo? Il tema della quota indivisa è stato uno dei nodi più contestati: senza una separazione materiale degli spazi, l’utilizzo dell’immobile resta complicato e potenzialmente impraticabile nell’immediato. A sollevare un altro punto essenziale è stato il consigliere Iacoangeli, che ha insistito sulla necessità di una verifica preliminare: prima di accettare formalmente il lascito, occorre stabilire se sia davvero possibile realizzare un asilo in quella struttura, sia per ragioni urbanistiche che tecniche.
Il Consiglio comunale dovrà dunque decidere tra l’opportunità di non lasciarsi sfuggire un potenziale patrimonio e il rischio di assumere un impegno vincolante senza la certezza di poterlo rispettare. Un’eredità, insomma, che porta con sé molto più di un bene immobiliare: porta una scelta politica e amministrativa che il Comune non potrà eludere.
Una donazione “modale”: l’obbligo di creare un asilo






