Nel corso della discussione in Consiglio comunale sul lascito vincolato destinato alla realizzazione di un asilo o di attività per l’infanzia, il sindaco Maurizio Cremonini è intervenuto con un quadro tecnico più dettagliato, dopo aver effettuato un sopralluogo insieme ai tecnici comunali. L’obiettivo: sciogliere i dubbi legati alla natura dell’immobile, alla sua effettiva utilizzabilità e ai rischi connessi all’eredità. «Trattasi di una villa di ampia metratura, 500 metri quadri su due piani…», ha spiegato il primo cittadino, precisando che, anche nel caso in cui non fosse possibile raggiungere un accordo con l’altro proprietario del 50% dell’immobile, resterebbe comunque una via percorribile. «Nella peggiore delle ipotesi che non contraiamo un accordo con l’altro 50%, c’è sicuramente la possibilità di dividere». La villa, infatti, dispone delle caratteristiche necessarie per consentire una separazione delle proprietà, un elemento che il sindaco considera cruciale per superare le principali perplessità sollevate in Aula. La delibera sottoposta al voto prevede che il Comune accetti la donazione con beneficio d’inventario, una formula indispensabile per evitare che eventuali debiti della defunta possano ricadere sulle casse pubbliche. Questa modalità consente inoltre all’ente di muoversi con prudenza, verificando passo dopo passo la sostenibilità dell’operazione. Il provvedimento, infatti, apre anche alla possibilità — tutt’altro che remota — di revocare l’accettazione qualora emergessero criticità gravi e non risolvibili. Tra queste: debiti superiori al valore dei beni ereditati; impossibilità urbanistica o strutturale di trasformare la villa in un asilo o in spazi destinati ai bambini, nel pieno rispetto delle prescrizioni; problemi legati alla quota indivisa che rendano impraticabile qualsiasi destinazione d’uso. Una scelta, quella del beneficio d’inventario, che appare come una via intermedia tra prudenza e opportunità. Il Comune potrà così verificare con precisione la consistenza dell’eredità e la reale fattibilità del progetto, mantenendo aperta la possibilità di ritirarsi qualora la complessità della situazione superasse i vantaggi del lascito. La discussione tornerà in Consiglio nelle prossime settimane, ma la linea tracciata dal sindaco punta a non lasciarsi sfuggire una potenziale risorsa per i servizi all’infanzia, pur senza compromettere la solidità finanziaria dell’ente.






