Partito dalla seconda casella in griglia, il quattro volte campione del mondo in carica ha trasformato il Gran Premio del Las Vegas Street Circuit in una marcia trionfale, conquistando senza apparenti difficoltà la sua 69ª vittoria in carriera. Una prova di forza che lo ha visto subito prendere il controllo della gara, approfittando dell’incertezza al via di Lando Norris, poi risalito fino alla seconda posizione, e resistendo senza tentennamenti agli attacchi degli inseguitori. La partenza è stata il momento chiave: Norris, nel tentativo di chiudere la porta al rivale, ha ritardato troppo la frenata alla prima curva, finendo largo e lasciando via libera al futuro vincitore. Un errore pesante, ma non fatale: il pilota della McLaren ha saputo rimettersi in carreggiata rapidamente, consolidando un secondo posto che gli permette di allungare a +30 punti su Oscar Piastri, quando ne restano appena 58 da assegnare nelle ultime gare. Per l’australiano è un altro weekend in salita: il quarto posto finale conferma il suo momento complicato e segna la settima sconfitta consecutiva nel duello interno con Norris. Nonostante la vittoria, il campione in carica vede ora il titolo lontanissimo: 42 punti di distacco da Norris significano che la lotta resta aperta solo aritmeticamente, e servirà un vero miracolo sportivo per mantenere la corona iridata. Una delle storie più sorprendenti del weekend porta però il nome di Andrea Kimi Antonelli. Il giovane italiano della Mercedes ha firmato un’autentica impresa: partito 17°, penalizzato di 5 secondi per partenza anticipata, ha rimontato con un ritmo impetuoso fino al quinto posto. Una prestazione che conferma il suo crescente peso all’interno del team e lo mette in luce come uno dei volti più promettenti del paddock. Alle sue spalle, una Ferrari in chiaro-scuro: Charles Leclerc ha chiuso sesto, limitando i danni in un fine settimana non brillante, mentre Carlos Sainz, ora in Williams, ha tagliato il traguardo settimo, frutto di una gara costante ma senza acuti. A completare la Top 10: l’ottimo Isack Hadjar (Racing Bulls), in continuo progresso; Nico Hülkenberg (Haas), competitivo nel traffico; e il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, oggi solo decimo con una Ferrari apparsa poco a suo agio sul tracciato cittadino americano. Fuori dai punti i due francesi del lotto: Esteban Ocon (Haas), 11°, e Pierre Gasly (Alpine), 15°, protagonisti di una gara opaca e mai in grado di impensierire la zona nobile della classifica. Sotto le luci di Las Vegas, dunque, un’altra prova di autorità del campione uscente, un’altra conferma per Norris, un’altra delusione per Piastri, e una notte che Antonelli non dimenticherà facilmente. In attesa del prossimo round, la corsa al titolo sembra avere un favorito sempre più chiaro, ma non ancora aritmeticamente irraggiungibile.
Formula 1. Gp Las Vegas, vince Verstappen, sesta Ferrari Leclerc. Decima la Ferrari di Hamilton
