Si è svolta davanti a una sala gremita l’inaugurazione dei primi sportelli regionali del Lazio dedicati all’endometriosi, un appuntamento che ha visto la partecipazione delle massime autorità locali e di numerosi rappresentanti istituzionali che hanno sostenuto fin dall’inizio il progetto. A presiedere l’evento sono stati il Sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, e l’Assessore ai Servizi alla Persona, Francesca La Pietra, affiancati da figure politiche e professionisti del settore sanitario impegnati nella tutela della salute femminile. Tra i presenti anche il Senatore Andrea De Priamo, primo firmatario del Ddl 630/2023 dedicato alla diagnosi e alla cura dell’endometriosi, e la Consigliera regionale del Lazio, Marika Rotondi, che due anni e mezzo fa ha accolto l’istanza del Gruppo Sociale 4.0 contribuendo all’istituzione di una commissione regionale di studio per creare una rete socio-sanitaria dedicata alla patologia. Accanto a loro il Dott. Massimiliano Marziali, ginecologo-ostetrico specializzato nel trattamento dell’endometriosi e responsabile della divulgazione medico-scientifica del progetto nazionale “In-Formativi”. Presente anche una rappresentanza dei territori che per primi hanno sostenuto le attività informative del Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0: il Consigliere comunale di Zagarolo, Giovanni Luciani, e il Consigliere comunale di Lariano, Serena Dell’Erba. A coordinare il nuovo servizio sarà l’operatrice dei servizi sociali Antonella Palmieri, volontaria del Gruppo, che avrà il compito di gestire gli sportelli di Ardea.A testimoniare l’interesse dell’amministrazione comunale erano presenti anche gli assessori di Ardea Fulvio Bardi (SUAP), Stefano Ludovici (Servizi Anagrafici) e Alessandro Quartuccio (Lavori Pubblici).Gli interventi istituzionali hanno sottolineato un messaggio unanime: l’apertura dello Sportello di Accoglienza, Ascolto e Orientamento per l’Endometriosi rappresenta il primo presidio dedicato nel Lazio, un punto di riferimento stabile e qualificato per tutte le donne che convivono con questa malattia cronica. L’endometriosi, infatti, non è solo una sfida medica, ma anche sociale. I suoi effetti incidono profondamente sulla vita quotidiana delle donne, influenzando salute fisica, benessere emotivo, relazioni e lavoro. Non esistendo una cura definitiva, le terapie devono essere personalizzate e mirate al controllo dei sintomi: motivo per cui avere un luogo di ascolto, orientamento e sostegno rappresenta un passo concreto verso una migliore qualità della vita. L’iniziativa di Ardea si inserisce in un progetto più ampio: la Regione Lazio è vicina all’istituzione della prima rete socio-sanitaria pubblica in Italia dedicata all’endometriosi, basata sulla creazione dei PDTA, Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali, specificamente progettati per accompagnare le pazienti nel loro percorso medico e assistenziale. Un segnale forte, dunque, che va nella direzione di un sistema sanitario più attento, inclusivo e vicino ai bisogni delle donne.






