martedì, Novembre 25, 2025

Torre dei Conti, niente demolizione: partirà la messa in sicurezza

La Torre dei Conti, uno dei monumenti medievali più importanti dell’area dei Fori Imperiali, non sarà demolita. È quanto emerso dal tavolo tecnico riunito in prefettura dopo il crollo parziale del 3 novembre, incidente in cui ha perso la vita un operaio e altri tre sono rimasti feriti. La priorità è ora la messa in sicurezza della struttura, operazione indispensabile per valutarne il futuro recupero. Pur puntando a mantenere l’intervento all’interno del PNRR, le istituzioni coinvolte – Sovrintendenza capitolina, Ministero della Cultura e Parco archeologico del Colosseo – riconoscono che non sarà possibile rispettare le attuali scadenze né rimanere nei 6 milioni di euro inizialmente previsti. Serviranno nuove risorse e tempistiche più ampie. Come spiegato in commissione PNRR dal sovrintendente Claudio Parisi Presicce, l’obiettivo resta il recupero della Torre, ma ogni valutazione progettuale potrà avvenire solo dopo aver completato la fase di messa in sicurezza, considerando che la struttura, dopo il crollo, presenta comportamenti delle murature difficilmente prevedibili. L’intervento, avviato questa mattina, sarà condotto dai vigili del fuoco, chiamati a lavorare in condizioni complesse: la facciata presenta porzioni di muratura instabili e all’interno restano grandi quantità di detriti che, con la pioggia, si appesantiscono aumentando il rischio. La convenzione approvata dal Campidoglio prevede tre mesi prorogabili per questa prima fase, finanziata con un primo stanziamento di 250 mila euro. Solo dopo la messa in sicurezza sarà possibile verificare quanto del progetto originario di riqualificazione – parte del programma Carme – Caput Mundi – potrà essere salvato. Sia Presicce sia l’ingegnere Roberto Botta, della struttura commissariale per il Giubileo, confermano che la demolizione non è mai stata presa in considerazione, ma sarà necessario integrare i fondi e procedere con una deroga ai tempi del PNRR, poiché il cantiere non potrà essere concluso entro giugno 2026. Il presidente della commissione, Giovanni Caudo, ha ricordato il carattere drammatico dell’incidente e la centralità simbolica e culturale di questo intervento, uno dei cantieri più significativi di Caput Mundi.

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