Si chiude con un arresto una vicenda complessa e tormentata che ha avuto inizio mesi fa ad Ardea. L’uomo, 46 anni, già noto alle forze dell’ordine e recentemente sorpreso fuori dalla propria abitazione nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari, sarebbe al centro di un grave caso di violenza domestica e persecuzioni denunciato lo scorso 25 aprile.
In quella data una donna di 51 anni, residente anch’essa ad Ardea, si era infatti presentata alla Stazione dei Carabinieri di Marina Tor San Lorenzo per raccontare mesi di aggressioni fisiche, vessazioni psicologiche e maltrattamenti, consumati durante la convivenza con l’uomo. Episodi avvenuti – secondo quanto riferito – anche in presenza dei figli, con un quadro familiare sempre più insostenibile.
La situazione non sarebbe migliorata neppure dopo la fine della relazione: la donna ha denunciato continui appostamenti sotto casa, pedinamenti e ripetute minacce telefoniche che avevano reso impossibile ogni tentativo di tornare a una vita normale. Una testimonianza ritenuta attendibile dai militari, tanto da far scattare immediatamente la procedura prevista dal Codice Rosso, che ha avviato accertamenti rapidi e approfonditi.
Nel corso delle indagini l’uomo è stato collocato agli arresti domiciliari, misura alla quale però è risultato non aver mai realmente aderito: il 16 novembre avrebbe infatti forzato il braccialetto elettronico per poi far perdere le proprie tracce. La sua fuga è terminata nei giorni scorsi, quando una pattuglia lo ha individuato a passeggio nei pressi di piazza Indipendenza, ad Ardea, procedendo immediatamente al suo arresto.
L’uomo si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre per la vittima si chiude una lunga fase di paura e incertezza. Le indagini proseguono per definire ogni aspetto della vicenda e per verificare eventuali responsabilità ulteriori legate al comportamento del 46enne durante il periodo di evasione.
il caso scaturito dalla denuncia dello scorso 25 aprile






