Sarà processata con il procedimento speciale del “giudizio immediato”, che salta l’udienza preliminare e va direttamente al dibattimento, Giada Crescenzi, la donna è accusata di aver assassinato Stefania Camboni, madre dell’ex compagno, in un villino a Fregene, nella notte tra il 15 e il 16 maggio scorsi. A disporre il giudizio immediato il Giudice per le indagini preliminari di Civitavecchia. Crescenzi è detenuta nel carcere della cittadina tirrenica e si è sempre dichiarata innocente. Secondo l’accusa avrebbe aggredito la donna sorprendendola nel sonno e infliggendole 34 coltellate. Il movente sarebbe in diverbi passati. Dalle analisi sul telefono dell’indagata sono emerse ricerche su come avvelenare una persona e poi su come pulire il materasso, in orari compatibili con quello dell’omicidio. “Non abbiamo ancora ricevuto gli atti, al momento non siamo in grado di commentare e difendere al meglio la nostra assitita” – fa sapere la legale di Crescenzi, Anna Maria Anselmi. Soddisfazione è stata espressa dal legale della famiglia Camboni, Massimiliano Gabrielli: “Il quadro evidenziato dalla Procura conferma la nostra ricostruzione – dice – siamo soddisfatti che si sia sciolta la nebbia intorno al caso”. Crescenzi comparirà davanti alla Terza sezione della Corte d’Assise di Roma il prossimo 26 febbraio.






