venerdì, Novembre 28, 2025

Putin: “Se Kiev non cede il Donbas lo prenderemo con la forza”

Il presidente Vladimir Putin ha dichiarato che una volta che le forze ucraine si saranno ritirate dalle loro posizioni nelle aree chiave (ossia la porzione della regione di Donetsk mai occupata dalle forze russe) i combattimenti cesseranno, ma che se non lo faranno, le forze russe raggiungeranno i loro obiettivi con la forza. Ha aggiunto che il ritmo dell’avanzata russa in tutte le direzioni sta “aumentando notevolmente”. Nella conferenza stampa in Kirghizistan, il presidente russo Vladimir Putin, oltre alle affermazioni sul piano di pace, sul ritiro ucraino dal Donbas e su Zelensky, ha toccato vari argomenti. Ha definito “nonsense” l’idea che l’inviato americano Steve Witkoff sia filorusso. Ha affermato che Mosca sta preparando un pacchetto di misure di ritorsione in caso l’Europa decida di confiscare i beni russi, una decisione che a suo dire rappresentarebbe “un furto” e avrebe un impatto negativo sulla finanza globale. Si è detto pronto ad avviare discussioni con gli Stati Uniti della stabilità strategica, comprese le questioni relative ai test nucleari. Ha negato che il ministro degli Esteri Sergei Lavrov abbia perso il suo favore. Le unità d’assalto russe hanno avanzato nella parte settentrionale della città ucraina di Pokrovsk, teatro di combattimenti, e hanno conquistato un villaggio a sud della città ucraina di Siversk, ha dichiarato giovedì il Ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia britannica Reuters, che precisa di non avere potuto verificare in modo indipendente. Nella regione di Donetsk 14.400 civili si trovano ancora nelle aree di combattimento attivo, su un totale di 196.800 persone presenti nella parte della regione sotto il controllo ucraino. Lo scrive Ukrinform, agenzia nazionale di stampa dell’Ucraina, che cita Dmytro Petlin, del Servizio operativo, allerta e comunicazione dell’amministrazione militare regionale di Donetsk. Per Petlin non ci sarebbero bambini nelle aree di combattimento nel Donetsk. Dal febbraio 2022 oltre 1 milione e 316.600 persone sono state evacuate dagli insediamenti di Donetsk sotto il controllo ucraino, inclusi oltre 201.600 bambini e 47.300 persone con problemi di deambulazione. Solo la scorsa settimana 900 persone, tra cui 300 bambini, hanno lasciato la regione di Donetsk verso zone più sicure.  A Pokrovsk, nella regione di Donetsk, i civili rimasti in città sarebbero circa 1.250. Lo afferma sempre Petlin, che però chiarisce: “La scorsa settimana tre persone sono state evacuate da Pokrovsk. Il numero di persone rimaste in città è più o meno lo stesso della settimana scorsa, circa 1.250. Tuttavia, queste cifre non sono confermate: si tratta degli ultimi dati forniti dalle autorità locali, quando era ancora possibile contare le persone presenti”. L’esercito ucraino ha dichiarato di aver sventato 57 assalti russi sul fronte di Pokrovsk nell’ultimo giorno e di stare distruggendo le unità russe all’interno della città. Le mappe russe mostrano Pokrovsk sotto il controllo di Mosca e le truppe ucraine circondate nella vicina Myrnohrad. Le mappe ucraine mostrano Pokrovsk come una zona grigia non controllata da nessuna delle due parti e Myrnohrad come non completamente circondata. Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che unità della 2a Armata russa stavano avanzando nella parte centrale e settentrionale di Pokrovsk e che le sue forze erano avanzate a est, ovest e sud di Myrnohrad. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rivela in un’intervista per Rainews24: “Ad Abu Dhabi c’è stato un incontro con gli americani tra la leadership militare e le forze speciali dell’Ucraina e della Russia. Hanno parlato dello scambio dei prigionieri”. E aggiunge Podolyak: “I russi hanno ricevuto la bozza del piano e la discuteranno a Mosca. Ora si vedrà se saranno pronti a fermare la guerra. Per noi la proposta di Trump è buona per i negoziati”.

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