Un capitolo lungo oltre mezzo secolo si chiude definitivamente per Campo di Mare. Da ieri è operativo il nuovo sistema di sollevamento e rilancio idraulico che consente di dismettere totalmente il vecchio depuratore della frazione, una struttura ormai obsoleta e più volte finita al centro di criticità e preoccupazioni ambientali. A darne l’annuncio è la sindaca di Cerveteri, Elena Gubetti, parlando di «risultato storico» per l’intera comunità. Il nuovo impianto convoglierà i reflui di Campo di Mare direttamente al depuratore di Cerenova, già gestito da Acea Ato 2 e dotato di tecnologie moderne e pienamente conformi alle normative vigenti. L’intervento, del valore complessivo di 800mila euro, è stato realizzato senza alcuna compartecipazione di fondi comunali, un dato sottolineato con orgoglio dall’amministrazione. Il sopralluogo ufficiale si è svolto alla presenza del personale tecnico di Acea Ato 2, degli assessori Matteo Luchetti e Alessandro Gnazi e dei dirigenti comunali Fabrizio Bettoni e Flavio Nunnari. «Da sempre l’obiettivo dell’amministrazione – spiega la sindaca Gubetti – è stato quello di trasferire la gestione del depuratore e delle reti idriche ad Acea Ato 2, unificando competenze e responsabilità. Dopo anni di tavoli tecnici e interlocuzioni avviati già nel 2018, oggi possiamo dire di aver mantenuto un impegno preso con i cittadini». Dal punto di vista tecnico, il sistema è alimentato da tre pompe da 36 kW, due attive in modo continuativo e una di riserva, pronta a entrare in funzione in caso di necessità. Tutto l’impianto sarà gestito da remoto, consentendo monitoraggi in tempo reale e interventi tempestivi. «È un’opera che garantisce efficienza, sicurezza e tutela ambientale – conclude Gubetti – chiudendo definitivamente una pagina problematica della nostra storia». Per Campo di Mare si apre così una nuova fase, fondata su servizi più moderni, affidabili e sostenibili.
