Ipunteggi migliori nelle categorie lavoro e cultura, le noti dolenti nel settore giustizia e sicurezza. È la fotografia della città metropolitana di Roma, quella che una volta chiamavamo provincia, scattata dal Sole 24 ore: l’indagine sulla qualità della vita ha stilato la classifica delle 107 province italiane. In una graduatoria dominata dal nord est del Paese, Roma si piazza al 46esimo posto, prima tra le province laziali: un balzo in avanti di 13 posti rispetto al 2024, in un quadro che resta però di luci e ombre. La capitale con il suo hinterland nella top ten per offerta culturale e capillarità del patrimonio museale, sul fronte lavoro bene i dati sul numero di nuove iscrizioni nel registro delle imprese così come quelli sul reddito medio da pensione di vecchiaia. Ma come in altre grandi città restano fortissime le diseguaglianze nel reddito tra le fasce più ricche e più povere della popolazione, così come complicato resta l’accesso al mercato immobiliare: in questo Roma è all’ultimo posto considerando le mensilità di stipendio necessarie per compare casa. E poi il capitolo giustizia e sicurezza: pesano i numeri su reati legati alla droga, scippi, rapine che fanno scivolare la provincia di Roma nelle retrovie della classifica per quanto riguarda la percezione di insicurezza da parte dei cittadini. Nella graduatoria generale il divario con le altre province laziale resta comunque notevole: tutte fanno segnare inoltre passi indietro nella classifica del benessere rispetto al 2024.






