Momenti di tensione ieri mattina negli uffici comunali dell’anagrafe di via Garbini, dove una normale giornata di sportello si è trasformata in un vero e proprio caos, tanto da rendere necessario l’intervento della Polizia di Stato. L’ufficio anagrafe è aperto al pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12, ma la mattinata di ieri è stata contrassegnata da un’affluenza particolarmente alta: una lunga fila di cittadini si è trovata a fare i conti con un solo dipendente presente allo sportello per smaltire le richieste. Secondo quanto riferito dai presenti, avvicinandosi l’orario di chiusura, sarebbe stato comunicato che l’accesso era “a numero chiuso” e che chi non aveva ancora raggiunto lo sportello avrebbe dovuto tornare un altro giorno. Una versione che ha immediatamente acceso il malcontento tra gli utenti in attesa, convinti invece che l’ingresso fosse libero e che non fossero previste limitazioni sulla prenotazione. Alle 12 in punto, con la chiusura degli sportelli, la situazione è degenerata: proteste animate, discussioni e accuse di mancata organizzazione hanno creato un clima sempre più teso. A quel punto alcuni cittadini hanno deciso di chiamare le forze dell’ordine. Sul posto è arrivata una pattuglia della Squadra Volante, che ha provveduto a identificare i presenti e a riportare la calma, evitando che la lite sfociasse in qualcosa di più serio. Resta ora da capire se l’episodio avrà conseguenze sul piano amministrativo o disciplinare e, soprattutto, se verranno adottate misure organizzative per evitare che situazioni simili possano ripetersi. In tanti, infatti, lamentano da tempo code interminabili, sportelli sotto organico e una gestione degli accessi non sempre chiara. Un disagio che ieri ha raggiunto il punto di rottura.






