E’la fotografia di città impaurite quella che viene dal 59esimo rapporto del Censis nel capitolo dedicato alla sicurezza. Numeri che nelle “fragili metropoli” italiane – come le chiama il rapporto – danno l’idea della insicurezza percepita dalle persone ma anche dei reati più odiosi che crescono: borseggi e scippi, furti in casa e nei negozi, violenze sessuali. I dati sono relativi al 2024. I reati commessi a Roma sono stati 271.779, un numero che pone al primo posto in Italia la Capitale. A Milano sono stati 226.860. Ma visto che Roma è più popolosa del capoluogo lombardo, la classifica si inverte quando si guarda l’incidenza, cioè il rapporto tra reati ed abitanti. Nella capitale se ne commettono poco più di 64 ogni mille abitanti, a milano si sfiorano i 70. In entrambi i casi è preoccupante il numero delle violenze sessuali, ben oltre una al giorno sia a Roma – dove sono state 510 – che a Milano. Roma torna capitale su un reato particolare, il borseggio: lo scorso anno quasi un quarto del totale dei borseggi commessi in Italia è avvenuto a roma, oltre 33 mila in totale ad un ritmo di 92 ogni 24 ore In aumento rispetto al 2023 anche le rapine in pubblica via, oltre 2600 a Milano, poco piu’ di 2000 a Roma. In crescita anche i furti negli esercizi commerciali: a Roma sono stati 7708, a Milano quasi 10 mila. Il dato incoraggiante che emerge dal rapporto è che molti di questi reati, sia in Italia che nelle metropoli, sono in diminuzione nel primo semestre del 2025. Ma l’altra faccia del rapporto racconta della paura – anche dei giovani. Secondo il 74 per cento delle persone tra 18 e 34 anni nell’ultimo lustro è diventato piu’ pericoloso girare per strada.






