Una scena di violenza inaudita ha sconvolto ieri pomeriggio una palazzina di via Giuseppe Molteni, dove una donna di 80 anni è stata trovata senza vita, uccisa a martellate all’interno della sua abitazione. A compiere il gesto, secondo la ricostruzione della Polizia, sarebbe stato il nipote trentenne, fermato dopo una breve fuga. L’allarme è scattato intorno alle 16, quando alcuni vicini, insospettiti dalle urla provenienti dall’appartamento e poi da un improvviso silenzio, hanno contattato immediatamente il 112. Sul posto sono arrivate in pochi minuti le volanti del commissariato Lido di Ostia, che hanno trovato il corpo dell’anziana riverso a terra, colpito ripetutamente con un martello. Accanto a lei, in condizioni di choc, anche il compagno della madre del giovane, ferito durante la colluttazione e trasportato in codice giallo all’ospedale Grassi. Secondo i primi accertamenti, il delitto sarebbe maturato al culmine di una lite familiare, il cui motivo è ancora in fase di approfondimento. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire con precisione la dinamica e il contesto dei rapporti tra i membri della famiglia, già segnati da tensioni pregresse. Dopo l’aggressione, il trentenne si sarebbe dato alla fuga raggiungendo la vicina stazione della Roma-Lido, dove ha preso un treno verso il centro della capitale. L’allontanamento, però, è durato poco: grazie alla geolocalizzazione del suo telefono cellulare, gli agenti sono riusciti a tracciarne gli spostamenti e a intercettarlo in viale Giustiniano Imperatore, nel quartiere Ostiense. Lì il giovane è stato bloccato e portato negli uffici di polizia per l’interrogatorio. Sul luogo del delitto sono intervenuti anche la Scientifica e il medico legale, che hanno avviato i rilievi necessari. La palazzina è rimasta transennata per ore, mentre i residenti, ancora sotto choc, hanno raccontato una vicenda familiare che negli ultimi tempi appariva sempre più complicata. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio volontario aggravato. Le indagini proseguono per chiarire il movente e verificare eventuali precedenti episodi di tensione all’interno del nucleo familiare.
