sabato, Dicembre 6, 2025

Cena dei veleni, rinviata a giudizio la sindaca di Viterbo

La Corte d’appello di Roma ha rinviato a giudizio la sindaca di Viterbo, Chiara Frontini. La decisione della Quarta sezione ha così riformato la decisione del Giudice per l’udienza preliminare di Viterbo che il 21 novembre scorso aveva stabilito il “non luogo a procedere” per la prima cittadina ed il marito Fabio Cavini per il reato di minaccia aggravata (la prima accusa era di “minaccia a corpo politico”). Il procedimento è nato in seguito ad una cena, il 26 settembre del 2023 a Viterbo, poi passata alle cronache come “cena dei veleni”, a casa di un consigliere comunale viterbese. In quella serata, secondo la Procura di Viterbo, furono pronunciate minacce con l’obiettivo di condizionare gli equilibri nel consiglio comunale della città. A pronunciare le frasi considerate minacciose la sindaca e il marito. Frontini, in una dichiarazione, dice di avere “massimo rispetto per la decisione della Corte d’appello” che si è pronunciata in modo diverso dal giudice per l’udienza preliminare. “Affronteremo il processo, con serenità, come abbiamo affrontato con serenità questi due anni: sono certa che il dibattimento e il procedimento giudiziario faranno completa chiarezza confermando la totale infondatezza dell’ipotesi di reato, anche derubricata in un reato di minor rilievo”. “So chi sono e quali sono i miei valori, so di aver sempre agito nel rispetto più rigoroso delle regole e delle persone e dunque avanti si vada nel lavoro a favore della nostra comunità”. Soddisfatti si dicono le parti civili nel processo: il consigliere Bruzziches, la moglie Anna Maria Formini e la presidente del consiglio comunale di Viterbo parlano di “ottimo risultato”.

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