Ladispoli continua a guardare all’Europa con convinzione e lungimiranza. All’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” l’esperienza Erasmus+ non è soltanto un progetto, ma un percorso identitario che negli anni ha contribuito a formare centinaia di studenti, trasformando la mobilità internazionale in un vero laboratorio di cittadinanza europea. Un’eredità che affonda le radici nel 1987, quando il programma — dedicato a Erasmo da Rotterdam — nacque come iniziativa per la mobilità universitaria e che oggi, con Erasmus+, coinvolge scuole superiori, enti di formazione e istituzioni educative di tutto il continente. In viaggio tra Francia e Portogallo: la mobilità 2025Dopo l’esperienza del 2024 in Spagna, dove 23 studenti sono stati accolti a Valladolid, quest’anno il “Di Vittorio” ha ampliato ancora l’orizzonte formativo dei propri allievi attraverso due nuove mobilità europee.
• Francia (novembre)
Dodici studenti delle seconde classi dell’Alberghiero e dell’Istituto Tecnico hanno trascorso una settimana presso il Lycée General et Technologique Alain Borne di Montélimar. A guidarli i professori Alberto Oliva, referente Erasmus, e Marianna D’Amico, docente di francese. Una settimana intensa tra lezioni, laboratori gastronomici e attività interculturali con i coetanei francesi.
• Portogallo
Dieci studenti delle classi quarte e quinte dell’Alberghiero e dell’indirizzo AFM dell’Istituto Tecnico sono stati invece ospiti dell’Agrupamento De Escolas De Vilela. Con loro le docenti Angela Di Sabatino, referente Erasmus, e Chiara Brunetti, entrambe impegnate nel coordinamento del progetto.
“Esperienze altamente formative”: la soddisfazione dei docenti
La prof.ssa Di Sabatino parla di un clima “di calorosa accoglienza e cordialità”, che ha permesso agli studenti non solo di affinare le competenze linguistiche, ma anche di sperimentare il valore dell’incontro e dello scambio. «Il confronto con abitudini e tradizioni diverse — spiega — è stato un momento di crescita autentico. I ragazzi hanno praticato le lingue quotidianamente, affrontato situazioni nuove e messo alla prova conoscenze e capacità maturate in classe. È così che si forma una vera cittadinanza europea».
Le emozioni del rientro: quando l’Erasmus diventa un legame
Il saluto finale, come spesso accade, è stato un momento ricco di emozioni: abbracci, scambi di piccoli doni, promesse di rivedersi. Le famiglie ospitanti hanno salutato gli studenti italiani come membri acquisiti della propria quotidianità, confermando lo spirito autentico del progetto. «Questa è la vera ricchezza dell’Erasmus+ — conclude la prof.ssa Di Sabatino —: offrire ai ragazzi ciò che un’aula, da sola, non può dare. Uscire dai propri confini, aprirsi, sperimentare, capire che l’Europa non è una parola nei libri, ma una comunità reale che cresce attraverso confronto e dialogo». A Ladispoli l’Europa passa dalle esperienze degli studenti, dalle loro valigie che tornano piene di lingue, amicizie e nuove visioni del mondo. Una ricchezza che il “Di Vittorio” porta avanti con orgoglio, anno dopo anno.






