Profumi, tradizioni e sapori antichi hanno invaso il centro storico per la tradizionale Festa dell’Olio Nuovo, appuntamento che ogni anno, nel weekend dell’Immacolata, richiama centinaia di visitatori da tutto il litorale e dalle aree interne del comprensorio. Un evento profondamente radicato nell’identità ceretana, capace di raccontare attraverso degustazioni, mostre e incontri il legame indissolubile tra Cerveteri e la sua storica vocazione agricola. Tra stand di produttori locali, bruschette fumanti preparate al momento e percorsi guidati alla scoperta dei frantoi, l’edizione di quest’anno ha confermato ancora una volta la forza attrattiva dell’“oro verde” ceretano, punto di riferimento dell’economia agricola del territorio e ambasciatore di qualità nella regione. A rendere ancora più significativa la manifestazione è stata, anche per questa edizione, la presenza degli studenti dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli, impegnati nelle attività di accoglienza e supporto ai visitatori. Un’esperienza formativa che unisce teoria e pratica, inserita in un percorso didattico che punta a valorizzare il contatto diretto con le realtà produttive locali. «Da sempre puntiamo ad alternare la didattica in aula all’esperienza sul campo – hanno spiegato i docenti di Accoglienza turistica, Prof. Renato D’Aloia e Prof.ssa Carmen Piccolo, che hanno accompagnato gli studenti –. L’olio extravergine d’oliva non è soltanto uno dei prodotti simbolo dell’economia ceretana, ma rappresenta una filiera sostenibile intimamente legata alla storia e alla cultura del territorio. Partecipare a eventi come questo permette ai ragazzi di comprenderne il valore e di entrare in contatto con una tradizione che continua a rinnovarsi». Tra musica, laboratori per i più piccoli e iniziative culturali, la Festa dell’Olio Nuovo ha trasformato le vie del centro in un grande percorso sensoriale, dove la qualità dell’olio locale e il calore dell’ospitalità ceretana si sono incontrati in un clima conviviale e festoso. Un appuntamento che, anno dopo anno, contribuisce a rafforzare il legame fra comunità, territorio e tradizione, confermando Cerveteri come una delle capitali dell’extravergine del Lazio.
