Sicurezza, servizio civile, evoluzione tecnologica degli armamenti e l’uso dell’intelligenza artificiale. Sono tanti e diversi i temi toccati oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina. “È evidente che è in atto un’operazione – ha sottolineato Mattarella – diretta contro il campo occidentale, che vorrebbe allontanare le democrazie dai propri valori, separando i destini delle diverse nazioni. Non è possibile distrarsi e non sono consentiti errori”. Il presidente della Repubblica ha poi messo in luce che “la tentazione della frammentazione si insinua nelle relazioni internazionali e persino nel mondo occidentale con la ripresa di un metodo di ostilità che misura i rapporti internazionali su uno schema a somma zero: se qualcuno ci guadagna significa che qualcuno ci perde. Esattamente il contrario dello schema adoperato con successo nei decenni di sviluppo della cooperazione internazionale, in cui è stato possibile puntare a progredire e ottenere, tutti insieme, risultati positivi”. Sulle armi tecnologiche e i rischi dell’intelligenza artificiale Mattarella cita Einstein: “Paradossalmente, l’evoluzione tecnologica degli armamenti e l’uso dell’intelligenza artificiale espongono a rischi accresciuti. Nei domini più pericolosi, affidare ad algoritmi la decisione sulla vita e la morte segnerebbe un arretramento drammatico della sicurezza collettiva. Penso che sia molto sottile il crinale tra l’illusione del dominio infallibile delle Intelligenze Artificiali e la prevalenza definitiva della stupidità naturale, che purtroppo, come nel noto aforisma, attribuito ad Albert Einstein, può tendere all’infinito”. Mattarella ha aggiunto poi che “l’epoca di transizione in cui ci troviamo presenta pericoli che dobbiamo saper tempestivamente riconoscere: a stagliarsi all’orizzonte c’è il rischio di un generale arretramento della civiltà. La legalità internazionale è un bene comune efficace nel contrastarlo. Nell’epoca delle policrisi è indispensabile una poli-diplomazia. Si è aperta oggi alla Farnesina la XVIII Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia nel mondo. Al centro delle 6 sessioni di lavoro le principali priorità della politica estera nel contesto dell’evoluzione del contesto geopolitico internazionale. Quattro sessioni si svolgeranno il 15 dicembre mentre le restanti due martedì 16 dicembre. Alla prima sessione dedicata alla sfida migratoria, con il ministro Tajani interviene anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantadosi. Alla seconda sessione su ‘l’Italia come snodo geopolitico strategico per le rotte energetiche partecipano oltre a Tajani il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. La terza sessione sarà dedicata alle sfide per la diplomazia cyber e vi prenderanno parte oltre a Tajani, il ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. La quarta sessione, infine, è dedicata alla collaborazione tra Italia e Germania difronte alle nuove sfide dell’Europa ospite il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul. Domani sono previste altre due sessioni di lavoro. Il 17 e 18 dicembre la Conferenza si sposterà a Milano per assumere il carattere di “Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese”.






