Si chiama ‘RomaRivista’ il nuovo magazine culturale voluto da Roma Capitale ed è diretto da Luca Bergamo, vicesindaco e assessore alla Cultura della giunta Raggi. Con lui, nella sala del Marco Aurelio dei Musei Capitolini, il sindaco Gualtieri e il titolare della Cultura, Massimiliano Smeriglio, hanno presentato questa “grande sfida” che ha l’ambizione di “raccontare una città viva e in trasformazione, che non si limita a custodire il proprio passato ma che si riconosce nel presente come luogo di intelligenza, creatività, ricerca, narrazione”. La rivista sarà trimestrale e cartacea (realizzata con materiali sostenibili) e uscirà da gennaio 2026. Verrà distribuita gratuitamente in 10.000 copie nei principali spazi pubblici, culturali e accademici della città. “Ma sarà usata anche per produrre dei dibattiti live”, ha spiegato Bergamo. “La struttura della rivista parte dalla considerazione della necessità di tempo e spazio per ragionare in modo più articolato e costruire ragionamenti che hanno una proiezione nel tempo”. Il direttore editoriale ha spiegato che sono due le sezioni principali: la prima ruota attorno a un tema centrale, diverso per ogni numero. Per la prima uscita, che sarà la terza settimana di gennaio, il punto di partenza sarà un dialogo storico appartenente alla memoria collettiva: la conversazione tra Enzo Biagi e Pier Paolo Pasolini, andata in onda postuma il 3 novembre 1975. Questa storica intervista farà da “innesco” alla sezione principale del magazine: una riflessione sui meccanismi del potere culturale, sull’influenza dei media, sull’impatto dell’intelligenza artificiale e sulla trasformazione delle identità collettive. La seconda sezione di RomaRivista è costruita dalle rubriche, per esplorare la città da diverse prospettive: Echi: leggere nel presente i riflessi del passato; Tracce: raccontare esperienze romane attive e indipendenti non sempre rilevate dalla comunicazione pubblica; Filigrana: sguardi stranieri sulla città; Prospettive: analisi dei mutamenti sociali e culturali in corso e futuri; Interferenze: riflessione sul rapporto tra etica, verità e intelligenza artificiale; H501: scoperta di luoghi della produzione culturale romana; Schegge e Sguardi: esperienze, punti di vista e visioni personali della città, raccontati da fumetti, poesie, memoir o narrativa. Infine, una terza sezione, Culture Roma, raccoglie una selezione di appuntamenti culturali curata dalla redazione e un ampio calendario del trimestre. “Abbiamo bisogno di strumenti di maggiore profondità e non solo di una comunicazione istantanea. La rivista serve a questo: raccontare quello che accade in città e riflettere sulla potenza trasformativa delle politiche culturali, disseminate in tutta la città, in ogni quartiere, borgata, rione. Serve a potenziare la consapevolezza di vivere in un luogo speciale, per prendersene cura e proteggerlo, soprattutto come cittadini e cittadine”, ha detto Smeriglio, che firmerà un editoriale nel primo numero, mentre tra gli autori ci saranno Benedetta Tobagi, Francesca Mannocchi e Stefano Massini. “Fare una rivista culturale è una cosa complessa che può voler dire tante cose diverse. L’intenzione non è fare una rivista di battaglia delle idee, perché sarebbe improprio, né una rivista con ambito tematico stretto. Ma vuole essere una rivista che è soprattutto un luogo di confronto e di racconto della ricchezza di Roma, sperando di non incorrere nell’errore che questa rivista sia un contenitore dove può stare tutto. È una sfida molto complessa, bella, che abbiamo deciso di percorrere per raccontare i punti più interessanti del dibattito culturale che incrocia la nostra città con un grado di pluralismo fondamentale”, ha detto infine il sindaco. Il Comitato di redazione di RomaRivista è composto da Luca Bergamo, Silvia Barbagallo, Anna Voltaggio, Giulia Ragonese, Matteo Fantozzi, Loredana di Guida, Federica Nastasia, Stefania Esther La Sala. La produzione e distribuzione è a cura di Zètema Progetto Cultura e il progetto grafico è a cura di Mistaker.






