Roma cambia volto nella fruizione dei suoi musei e monumenti: dall’1 febbraio 2026 alcuni siti fino ad oggi accessibili liberamente adotteranno un sistema di biglietto a pagamento, mentre i residenti della Capitale continueranno a godere dell’ingresso gratuito. La novità è stata illustrata dal sindaco Roberto Gualtieri nel corso di una conferenza stampa, con l’obiettivo dichiarato di coniugare la valorizzazione del patrimonio culturale con la sostenibilità economica della gestione. I sei siti coinvolti nella novità sono: il catino inferiore della celebre Fontana di Trevi – dove già oggi l’accesso è contingentato per ragioni di sicurezza – la villa di Massenzio lungo la via Appia Antica, il museo Napoleonico, il museo Barracco, il museo Bilotti e il museo della Canonica. Per tutti, è previsto un ticket d’ingresso di 2 euro alla Fontana di Trevi, mentre per gli altri siti saranno comunicati nei prossimi giorni i dettagli dei prezzi e delle modalità di fruizione. “Grazie a questa misura – ha spiegato Gualtieri – renderemo totalmente gratuiti ai residenti di Roma tutti i musei e i siti monumentali della città, dalla stessa Fontana di Trevi ai Musei Capitolini. Si tratta di un passo importante per garantire accesso alla cultura senza limitazioni per chi abita in città, tutelando al tempo stesso la conservazione dei beni e la gestione dei flussi turistici”. Restano invece totalmente gratuiti e accessibili a tutti i visitatori il museo della Repubblica Romana, il museo di Casal de’ Pazzi e il museo delle Mura. L’introduzione dei ticket a pagamento si inserisce in un quadro più ampio di revisione del sistema di valorizzazione dei siti culturali romani, con una maggiore regolamentazione degli accessi e la possibilità di investire direttamente nel mantenimento e nella sicurezza delle strutture. Il provvedimento segna un cambiamento significativo per i turisti e per i cittadini, con la prospettiva di ridurre sovraffollamenti nei luoghi simbolo della città e favorire un’esperienza più organizzata e fruibile. Fontana di Trevi, ad esempio, potrà contare su un flusso regolamentato di visitatori che contribuirà a preservarne l’integrità e la bellezza senza penalizzare i residenti. Il nuovo sistema entrerà in vigore a partire dal primo febbraio e sarà accompagnato da campagne informative sui siti coinvolti e sulle modalità di accesso, in modo da garantire trasparenza e chiarezza per cittadini e turisti.






