domenica, Dicembre 21, 2025

Ardea, il Tar frena il nuovo ricorso: “Il Comune non è rimasto inerte”

Secondo la società proprietaria dell’area, il giudicato formatosi nel corso degli anni non sarebbe mai stato realmente rispettato dal Comune di Ardea. Una tesi che ha spinto i legali della ricorrente a tornare davanti al Tribunale amministrativo, sostenendo che, nonostante le pronunce favorevoli ottenute in passato, la situazione urbanistica del terreno sarebbe rimasta di fatto immutata. È vero che, nel frattempo, l’amministrazione comunale aveva avviato una variante urbanistica e che un primo giudizio di ottemperanza si era persino concluso con la nomina di un commissario ad acta. Tuttavia, secondo la società, quel percorso si sarebbe progressivamente arenato: la variante non avrebbe mai completato il proprio iter amministrativo e l’area continuerebbe a essere vincolata dalla vecchia destinazione a servizi pubblici, ritenuta ormai decaduta e priva di efficacia. Da qui la decisione di presentare un nuovo ricorso, con l’accusa di inerzia rivolta all’ente comunale e la richiesta al Tar di intervenire nuovamente per “costringere” il Comune a dare piena e concreta esecuzione alla sentenza di dieci anni fa. Il Tribunale amministrativo del Lazio, però, ha ricostruito la vicenda in maniera differente. Pur prendendo atto dei tempi lunghi e delle difficoltà che hanno caratterizzato l’iter urbanistico, i giudici hanno escluso che l’amministrazione di Ardea sia rimasta immobile, aprendo così la strada al rigetto del ricorso e segnando un nuovo capitolo di una controversia che continua a intrecciarsi con la revisione complessiva del piano regolatore comunale.

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