lunedì, Dicembre 22, 2025

Manovra 2026 da 22 miliardi al Senato: tagli mirati, fisco più leggero e misure su sicurezza e investimenti

La manovra economica 2026, dal valore complessivo di 22 miliardi di euro, è pronta ad approdare nell’Aula del Senato dopo il via libera della Commissione Bilancio. I lavori nell’emiciclo di Palazzo Madama inizieranno lunedì mattina alle 9.30, aprendo una settimana decisiva per l’esame del provvedimento che contiene interventi su fisco, previdenza, investimenti, trasporti e sicurezza. Sul fronte pensioni il governo prova a spegnere le polemiche. «Nessun rischio di crisi di governo, semplicemente alcuni tecnici avevano previsto nei prossimi anni di allungare l’età per andare in pensione, di mettere altri mesi sulla schiena degli italiani. Io ho detto di no», ha dichiarato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, rivendicando lo stop a ipotesi di irrigidimento dei requisiti previdenziali. Tra le misure più note figurano la riduzione della seconda aliquota Irpef, che scende dal 35% al 33% per i redditi fino a 50 mila euro, la rottamazione, gli interventi su affitti brevi, banche e assicurazioni, i bonus edilizi e gli aiuti alle famiglie. Nel testo approvato in Commissione viene inoltre confermato l’iperammortamento per gli investimenti delle imprese in beni strumentali fino al 30 settembre 2028. L’agevolazione è maggiorata del 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% per quelli oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni, e del 50% per la fascia tra 10 e 20 milioni di euro, a condizione che si tratti di beni prodotti in uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo e realizzati tra il 1° gennaio 2026 e il 30 settembre 2028. Non mancano però i capitoli dei tagli. Oltre alla riduzione di 10 milioni di euro per la Rai, la manovra interviene sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, con risorse ridotte di 300 milioni nel 2026 e di 100 milioni per ciascuno degli anni 2027 e 2028. Una scelta duramente criticata dall’opposizione. «Alla fine hanno deciso di tagliare il fondo Fsc, che significa con una mano dare i soldi al caro materiale e con l’altra togliere le opere», ha commentato la senatrice Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva a Palazzo Madama. Tra le novità territoriali spicca il capitolo aeroporti in Emilia-Romagna. Dal prossimo anno non si applicherà l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco negli scali di Rimini, Forlì e Parma con un traffico inferiore ai 700 mila passeggeri annui. In compenso, la Regione verserà allo Stato 1,9 milioni di euro l’anno. Sempre in tema di trasporti, è previsto un contributo straordinario di 1,2 milioni di euro alla Provincia di Potenza per il ripristino della viabilità sulla ex SS 93 e della linea ferroviaria Foggia-Potenza. La manovra guarda anche al contesto internazionale e alla sicurezza. In una fase di forte tensione con la Russia di Vladimir Putin, il governo stanzia un contributo di 200 mila euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 a favore della Fondazione Med-Or, destinato a ricerche e studi sull’attività di influenza russa in Europa e Nord Africa, con particolare attenzione ai rischi militari, ai sabotaggi delle infrastrutture critiche, alle interferenze elettorali e all’infiltrazione nei sistemi politico-mediatici. Sempre in quest’ottica, dal 2026 sono previsti 4,7 milioni di euro in più all’anno per rafforzare e stabilizzare il contingente dei Carabinieri impegnato nella sorveglianza e nella scorta presso le sedi estere. Con l’approdo in Aula, la manovra entra ora nella sua fase più delicata, tra il confronto politico e il rischio di modifiche dell’ultimo minuto su un testo che punta a conciliare sostegno alla crescita, controllo dei conti e nuove priorità di sicurezza.

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