Ad Amatrice il Natale arriva con qualche giorno di anticipo e ha il sapore della rinascita. In piazza Sagnotti, uno dei luoghi simbolo e più feriti dal terremoto del 24 agosto 2016, sono stati ufficialmente riconsegnati sei appartamenti a sei famiglie che da oltre otto anni attendevano di poter rientrare nelle proprie case. Un momento carico di emozione, vissuto come un vero e proprio regalo di Natale da chi, da quel sisma, era stato costretto ad allontanarsi dalla propria quotidianità. La palazzina, gravemente danneggiata dal terremoto, sorge in un’area che per Amatrice rappresenta una ferita ancora aperta. Proprio sotto il crollo degli edifici di piazza Sagnotti persero la vita 28 persone, un numero che continua a pesare sulla memoria collettiva della comunità. Tornare ad abitare lì, oggi, significa non solo recuperare uno spazio fisico, ma anche riannodare legami spezzati, riappropriarsi di un pezzo di storia personale e cittadina. Gli interventi di ricostruzione hanno richiesto tempi lunghi e complessi, tra progettazioni, adeguamenti antisismici e procedure amministrative. Gli appartamenti riconsegnati sono stati completamente ristrutturati secondo i più recenti criteri di sicurezza, con strutture rinforzate e soluzioni abitative moderne, pensate per garantire maggiore protezione in caso di eventi sismici futuri. La cerimonia di consegna delle chiavi si è svolta in un clima sobrio ma intenso, tra sorrisi, lacrime e abbracci. Per le famiglie coinvolte si chiude un capitolo fatto di attese, trasferimenti forzati e sacrifici, e se ne apre uno nuovo, segnato dalla speranza e dal desiderio di normalità. Un segnale concreto che, seppur lentamente, la ricostruzione ad Amatrice continua, restituendo pezzi di vita a un territorio che non ha mai smesso di lottare per rialzarsi.






