venerdì, Dicembre 26, 2025

Botti illegali scoperti nel Frusinate, maxi sequestri dei carabinieri

Due distinte operazioni dei carabinieri nel Lazio, entrambe nella provincia di Frosinone, hanno portato al sequestro di ingenti quantitativi di materiale pirotecnico detenuto illegalmente e alla denuncia di tre persone all’Autorità giudiziaria. Il primo intervento è avvenuto a Sant’Apollinare (Frosinone), dove i militari della locale Stazione dei carabinieri hanno eseguito una perquisizione domiciliare all’interno di un’abitazione privata. Nel corso del controllo sono stati rinvenuti 25 chilogrammi di materiale pirotecnico detenuti senza autorizzazione da un uomo nato nel 1980. Il materiale è stato sequestrato e l’uomo è stato deferito all’Autorità giudiziaria per detenzione illecita e commercio abusivo di materiali esplodenti. Il secondo intervento si è svolto ad Anagni, dove i carabinieri delle Stazioni di Anagni e Ferentino, coordinati dalla Compagnia della Città dei Papi, hanno denunciato in stato di libertà una coppia residente nella periferia della città. Si tratta di un 33enne, già noto alle cronache giudiziarie, e di una 35enne, operaia, ritenuti responsabili in concorso di detenzione illegale di fuochi d’artificio e materiale esplodente artigianale. L’operazione rientra in una più ampia attività di controllo del territorio mirata a contrastare la vendita illegale di materiale pirotecnico, particolarmente diffusa durante il periodo natalizio e di fine anno. A seguito di una puntuale attività info-investigativa, i militari hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione della coppia, rinvenendo una vera e propria “Santa Barbara”. All’interno dell’appartamento sono stati trovati 92 ordigni esplosivi pirotecnici artigianali con miccia, per un peso complessivo di 11 chilogrammi, e 18 batterie di tubi monocolpo categoria F2, per un peso totale di 74 chilogrammi. Di queste, 8 batterie sono state sottoposte a sequestro perché eccedenti il limite consentito di 5 chilogrammi di massa esplosiva netta. Secondo le stime degli investigatori, il materiale sequestrato, se immesso sul mercato locale, avrebbe potuto generare un valore commerciale di circa 10mila euro. Gli esplosivi erano accatastati e conservati senza alcuna precauzione all’interno di una zona densamente abitata, con potenziali gravi rischi per la sicurezza pubblica. Il materiale è stato affidato agli artificieri del Comando Provinciale dei carabinieri di Roma, che hanno provveduto alla messa in sicurezza, bonifica e rimozione degli ordigni. Gli esplosivi illegali in eccedenza sono stati trasferiti a una ditta specializzata della provincia di Frosinone, in attesa del conferimento al Cogepir, consorzio incaricato dello smaltimento dei fuochi d’artificio. L’Autorità giudiziaria è stata informata degli esiti delle operazioni.

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