Una chiesa gremita, il silenzio rotto solo dalle lacrime e dai singhiozzi, un’intera comunità stretta nel dolore. Ceccano si è fermata per l’ultimo saluto ad Alessandro Di Rita, il giovane rimasto vittima del tragico incidente che nei giorni scorsi ha sconvolto la città e l’intero territorio. Fin dalle prime ore del mattino, fedeli, amici, conoscenti e semplici cittadini hanno raggiunto la chiesa, incapace di contenere l’enorme partecipazione. Molti sono rimasti all’esterno, seguendo la cerimonia in raccoglimento, con lo sguardo fisso sul feretro e il volto segnato dalla commozione. Un dolore composto ma profondo, che si è manifestato nei lunghi abbracci tra familiari e amici, nei mazzi di fiori, negli striscioni e nei messaggi lasciati in ricordo di Alessandro. Durante l’omelia, il celebrante ha ricordato la vita spezzata troppo presto, richiamando al valore della memoria, della vicinanza e della solidarietà in momenti così drammatici. Parole che hanno toccato nel profondo i presenti, mentre i genitori, i parenti più stretti e gli amici di sempre ascoltavano con il cuore colmo di dolore, sostenuti dall’affetto di un’intera comunità. L’incidente che ha causato la morte di Alessandro ha lasciato un segno indelebile a Ceccano. In tanti faticano ancora a credere a quanto accaduto, ricordandolo come un ragazzo solare, benvoluto, sempre pronto a una parola gentile. Il suo nome è risuonato più volte nei pensieri e nelle preghiere di chi lo ha conosciuto e di chi, pur non avendolo incontrato personalmente, si è sentito coinvolto da una tragedia che ha colpito tutti. All’uscita del feretro, un lungo applauso ha accompagnato Alessandro nel suo ultimo viaggio. Un gesto spontaneo, carico di emozione, per salutare un giovane strappato troppo presto alla vita e per stringersi, ancora una volta, attorno alla sua famiglia. Ceccano lo ha salutato così, con rispetto, dolore e un affetto che va oltre le parole.






