Partita per lunghi tratti noiosa. Praticamente un lungo controllo palla e rare occasioni da rete. Udinese e Lazio sono apparse per lungo tempo timorose: sopraffatte più dalla paura da perdere che spinte dalla voglia di vincere. E – come spesse accade in partire simili – la svolta arriva da un episodio. La firma è di Vecino, ma con la deviazione decisiva di Solet che inganna il suo portiere. Poi al 95esimo arriva l’invenzione di Davis: si ritrova palla in area, lungo controllo, si libera di 3 avversari e la scarica a porta. E’ il pareggio. Ma la conferma arriva solo dopo un lunghissimo controllo al var. La Lazio non ci sta e polemizza. Ma l’arbitro è determinato: gol valido. Giusto il tempo di confermare la rete e manda tutti a farsi la doccia: Udinese-Lazio finisce 1-1. L’Udinese parte forte. Vuol imporre subito il fatto campo. E il primo brivido arriva quando ancora le lancette non hanno completato il primo giro: l’opportunità arriva da azione partita da calcio d’angolo, ma Provedel ci va con i pugni e allontana il rischio. La Lazio fatica a costruire. Ci riesce solo all’ottavo minuto e si fa subito pericolosa: Noslin si fa trovare benissimo tra le linee, si accentra e prova, la palla lambisce il palo ed è fuori. Il match si fa più equilibrato. In questa fase è la Lazio a costruire di più. Ma la partita sembra in fase di stallo: tanto controllo palla a metà campo e nessuna delle due squadre che riesce a creare occasioni concrete. Al 26esimo di prova Zaniolo da fuori: Provedel ci arriva e devia in angolo. Il gioco riprende intensità, ma né Udinese né Lazio concretizzano. L’ultimo squillo è ancora una volta sui piedi di Noslin, prova a incunearsi sulla fascia sinistra e tira a rete: decisiva la deviazione di Kristensen. Nella ripresa Udinese e Lazio tornano a confrontarsi con buona intensità. Rapidi capovolgimenti di fronte, ma mancano le conclusioni a porta. Le due panchine valutano cambi per tentare di cambiare gli equilibri e sbloccare la partita. Per il momento si procede a strappi: tanto controllo palla e poi il tentativo di qualche incursione. Il primo cambio arriva al 66esimo, è dell’Udinese, ma forzato: Bertola si fa male in azione ed è costretto a lasciare il terreno di gioco. Entra Kamara. Al 70esimo Marusic sulla destra chiama un triangolo e prova a incunearsi in area di rigore tra 2 giocatori avversari: va giù e chiede il rigore. Ma l’arbitro è fermo: tutto regolare. Al 72esimo è l’Udinese a reclamare un rigore: sospetto tocco di mano di Gila in area. Ma anche in questo caso l’arbitro, coaudiuvato dal var, dice che il gioco può riprendere. Tocca alla Lazio provare un cambio: esce Noslin entra Castellanos. Tempo 2 minuti ed è di nuovo protagonista Gila, questa volta per una distrazione: Kamara arriva alle spalle e gli ruba palla, la gira a Davis che prova il colpo a rete, ma Provedel c’è. All’80esimo la svolta. Cancellieri scende sulla fascia destra, poi la serve verso il centro a Vecino che decide di provarci dalla trequarti: il tiro è lento, appare poco insidioso. Ma in area c’è Solet che prova a fare muro e finisce per deviare la traiettoria mettendo fuori tempo il suo portiere Padelli: la palla si insacca. Lazio in vantaggio 1-0. 85esimo minuto occasione Udinese su punizione dalla mattonella destra appena fuori area. Ci va Zaniolo: la palla prende un giro buono, supera la barriera, ma Provedel ancora una volta dice no. In pieno recupero la Lazio va a un passo dal raddoppio: una distrazione di Kristensen libera Isaksen che si trova davanti al portiere, ma Padelli è impeccabile e salva la porta. Al 95esimo l’episodio che farà discutere: Davis si trova palla in area, si destreggia tra 3 avversari e scarica in porta, Provedel battuto. A quel punto inizia un lungo controllo al var. Dopo un paio di minuti l’arbitro convalida il gol. Imbufalita la Lazio. Ma il direttore di gara è fermo: il tempo di confermare la rete e manda tutti a casa con il triplice fischio. Udinese-Lazio finisce 1-1.






