Donald Trump non offre certezze sulla fine della guerra in Ucraina. “Potrebbe finire oppure continuare per molto tempo”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, avvertendo che il conflitto rischia di causare ancora molte vittime. “Questo non è un accordo che si conclude in un giorno. Si tratta di questioni molto complesse”. Le parole arrivano all’indomani di un incontro inedito: per la prima volta Volodymyr Zelensky è stato ricevuto da Trump nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida. Un faccia a faccia pensato per consolidare il piano di pace su cui Washington lavora da mesi. Secondo il presidente ucraino, “il 90% dei 20 punti del piano è stato completato”, ma restano aperti due nodi cruciali: il controllo dei territori dell’est del Paese e quello della centrale nucleare di Zaporizhzhia, attualmente sotto occupazione russa. A poco più di un mese dal quarto anniversario dell’invasione russa, non ci sono scadenze fissate. Trump ha ribadito che non esiste una deadline e ha detto di credere che sia Vladimir Putin sia Zelensky vogliano arrivare a un accordo. Ma sono proprio i due punti ancora irrisolti a rappresentare l’ostacolo principale. Mosca, secondo quanto trapela, considera indispensabile che Kiev rinunci a gran parte delle regioni orientali e ceda il controllo dell’impianto nucleare. Condizioni che Zelensky ha più volte definito difficili, se non impossibili, da accettare. Resta poi la questione delle garanzie di sicurezza. Interpellato da un giornalista subito dopo l’incontro, Trump ha liquidato la domanda come “stupida”, assicurando però che “ci sarà un accordo sulla sicurezza, un accordo solido”, con un forte coinvolgimento delle nazioni europee. Nonostante le tensioni, il presidente Usa ha definito il colloquio con Zelensky “positivo”, segnando una netta discontinuità rispetto alla visita alla Casa Bianca dello scorso febbraio, quando il leader ucraino era stato duramente attaccato e umiliato da Trump e dal vicepresidente J.D. Vance. Poco prima dell’incontro di Mar-a-Lago, Trump ha anche rivelato di aver parlato telefonicamente con Vladimir Putin, dopo la cancellazione di un vertice previsto in Ungheria. “Ho appena avuto una telefonata molto produttiva con il presidente russo Putin”, ha scritto su Truth Social. Zelensky e la sua delegazione sono stati ricevuti nella sala da pranzo del resort, dove Trump risiede quando non è alla Casa Bianca. Dopo un primo colloquio bilaterale, i due leader hanno contattato i principali capi di governo europei, con i quali il presidente ucraino si era già confrontato nei giorni precedenti alla partenza per il Nord America. La strada verso la pace resta aperta, ma irta di ostacoli.
Trump sulla pace in Ucraina: “Può finire o durare a lungo”. Zelensky a Mar-a-Lago per sbloccare l’accordo
