I romanisti, e non solo, ricordano bene Stefano Desideri. Per sei stagioni, dal 1985 al 1991, è stato uno dei volti del centrocampo della Roma, protagonista di anni intensi e spesso esaltanti in maglia giallorossa. Un giocatore che si impose per la forza fisica, la grinta inesauribile e quel tiro potente dalla distanza che lo rese riconoscibile e temuto, lasciando un segno profondo nel cuore dei tifosi. A distanza di anni, il suo nome continua a evocare il temperamento e il carattere di un calciatore che ha vissuto all’Olimpico i momenti più importanti della propria carriera, diventando simbolo di una Roma battagliera e mai doma. Oggi, però, la vita di Desideri ha preso una direzione diversa, lontana dai campi di calcio ma non dallo sport e dalla competizione. In una lunga intervista rilasciata a la Repubblica, l’ex centrocampista racconta il suo presente, fatto di ritmi diversi ma di una passione altrettanto intensa. Appesi gli scarpini al chiodo, Desideri ha trovato nel mare e nella pesca sportiva una nuova dimensione. Da alcuni anni, infatti, partecipa a gare internazionali di pesca a traino d’altura, ottenendo risultati di assoluto rilievo. Un percorso sorprendente ma coerente con il suo carattere, segnato dalla disciplina e dalla determinazione che lo avevano contraddistinto anche in campo. La conferma è arrivata nel 2024, quando in Messico Desideri ha conquistato il terzo posto al Campionato del Mondo di Pesca Sportiva, salendo sul podio di una competizione di livello mondiale e dimostrando di saper eccellere anche in un ambito completamente diverso dal calcio. Un orgoglio anche per Cerveteri, dove l’ex calciatore vive e ha costruito il suo nuovo equilibrio, dividendosi tra allenamenti in mare, competizioni e una quotidianità più tranquilla, ma non meno intensa. La storia di Stefano Desideri racconta come la passione per lo sport possa trasformarsi e rinnovarsi nel tempo, mantenendo intatto lo spirito competitivo di chi, una volta, faceva vibrare l’Olimpico con un tiro da fuori area.






