L’istituzione a Gaza di un governo con cui Israele possa convivere sarà possibile solo dopo il disarmo di Hamas. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, nell’anticipazione di un’intervista a Fox News che verrà trasmessa integralmente in seguito. “Un nuovo governo a Gaza è possibile se Hamas viene disarmato. Il motivo è semplice: se Hamas rimane armato, potrebbe sparare alle spalle al nuovo governo”, ha detto Netanyahu, “vedo un futuro diverso per Gaza se c’è il disarmo. Tutti lo capiscono. La gente di Gaza lo desidera più di chiunque altro”. “Ci stanno provando, stanno cercando di ricostruire i loro impianti di produzione missilistica”. Lo ha detto Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, durante un’intervista all’emittente statunitense Fox News, rispondendo a una domanda sull’Iran. Poi su un eventuale attacco a questo Paese, ha aggiunto: “L’Iran sta conducendo test per lanciare missili contro Israele. Spero che non commettano questo errore. Non stiamo cercando un’escalation. Spero che nemmeno loro lo stiano facendo”. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha chiesto al presidente Usa, Donald Trump, di escludere la Turchia dal ‘Board of Peace’ che si dovrebbe occupare della ricostruzione postbellica della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti ben informate al Jerusalem Post.Israele, scrive la testata, non vuole lo schieramento di forze di pace turche nel territorio palestinese e teme che Ankara, che ha già una forte presenza in Siria, possa estendervi la sua influenza. Trump ha spesso lodato in pubblico il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e ha affermato di avere fiducia in lui. Non è ancora stata stabilita la futura conformazione del ‘Board’. Israele ha riconosciuto la Repubblica del Somaliland per la sua aspirazione ad aderire agli accordi di Abramo: lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, intervistato da Newsmax. “Il Somaliland ha 6 milioni di cittadini, musulmani moderati. Vogliono aderire agli Accordi di Abramo, e penso che sia un’ottima cosa. Sono democratici, hanno tenuto le elezioni. Il resto della Somalia… ha terroristi di Al-Shabaab. Quindi perché non sostenere un paese musulmano democratico e moderato che vuole aderire agli Accordi di Abramo?”, ha concluso Netanyahu.Il 26 dicembre scorso Israele è divenuto il primo Paese al mondo a riconoscere ufficialmente il Somaliland, sepratosi dalla Somalia negli anni Novanta; le autorità somale hanno categoricamente respinto la “violazione israeliana” della propria sovranità”, ricevendo il sostegno della maggior parte dei Paesi africani e arabi, nonché della Lega Araba e dell’Unione Africana.
Netanyahu: “governo a Gaza possibile solo con il disarmo di Hamas






