Virus stagionali e carenza di personale mettono sotto pressione il pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia che sta vivendo giorni difficili. Nelle ultime giornate, infatti, si è registrato un picco di accessi in gran parte legati a infezioni virali respiratorie, in un contesto in cui la carenza di personale medico e infermieristico rende ancora più complicata la gestione dell’emergenza. Con il calo delle temperature e le riunioni familiari aumentano influenza, bronchiti, broncopolmoniti e casi simil-Covid o Covid stessi. A pagarne il prezzo è il reparto di medicina d’urgenza, dove si sarebbero registrati picchi con fino a 17 accessi contemporanei. Le difficoltà maggiori riguardano lo sbarellamento: poche barelle disponibili, pazienti costretti ad attendere a lungo, spesso seduti, in attesa di una valutazione o di un posto letto. Una situazione che rallenta i percorsi interni e si ripercuote anche sulle ambulanze. Inoltre, secondo le segnalazioni, la porta di accesso automatizzata sarebbe fuori uso e andrebbe aperta manualmente, complicando il passaggio delle barelle nei momenti di maggiore afflusso. In almeno due occasioni, nel pomeriggio di lunedì, il clima di tensione generato dall’attesa avrebbe reso necessario l’intervento dei Carabinieri per riportare la calma tra i presenti. A questo va ad unirsi il fatto che i lavori di restyling attualmente in atto hanno complicato la vita quotidiana ospedaliera.






