martedì, Aprile 30, 2024

Stefano Lucarini:‘La Polizia Locale nel degrado’

 

Stefano Lucarini:‘La Polizia Locale nel degrado’

Il coordinatore di UGL della P.L. Centro Italia denuncia: “Siamo al collasso: deficit di assunzioni e mancata sostituzione degli operatori che hanno cessato il servizio.

Stefano Lucarini è da anni impegnato sul fronte sindacale, oggi è coordinatore UGL della Polizia Locale Centro Italia ed è questa veste che torna, ancora una volta, a richiamare l’attenzione sulle condizioni generali della PL ceretana. Nel comunicato che segue il sindacalista spiega: “Come più volte detto, l’organico della Polizia Locale (P.L.) di Cerveteri versa in uno stato di degrado, dipeso da un deficit delle assunzioni e soprattutto dalla mancata sostituzione dei vari operatori con diversi profili che nel corso degli ultimi anni hanno cessato il servizio o cambiato sede di lavoro. Ad oggi, sebbene la Pianta Organica (già carente a livello numerico e non adeguata ai principi dettati ex art. 70 del D. Lgs. n. 165/01) preveda, per quanto riguarda la P.L. totale di 32 unità, la Dotazione Organica attuale è composta (almeno sulla carta) di n. 18 unità. Come già detto, la Pianta Organica risulta inadeguata per i parametri regionali previsti per legge (Cerveteri 0,4 unità per 1000 abitanti contro le 2 unità previste ogni 800 abitanti – media regione Lazio 0,8 unità per 1000 abitanti), per i principi esposti nel T.U.E.L., nella L.Q. n. 65/86, nel D. Lgs. n.165/01, recepiti dapprima nel CCNL del 2004 e confermati dalla L.R. Lazio n. 1/05. Nonostante che, tali principi, siano dettati dall’ordinamento vigente, le amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi anni, nascondendosi dietro al Patto di Stabilità e supportati da una classe dirigente evidentemente ostile alle necessità ed al riconoscimento del valore aggiunto della P.L., non hanno adottato nessuna politica a riguardo, trascurando tutti i parametri previsti dalle suddette norme legislative quali l’estensione del territorio (134 kmq circa con 400 km. di strade), la popolazione residente (considerando anche i non residenti siamo proiettati verso le 40.000 unità) e la decantata vocazione turistica del comune. Ecco quindi l’aumento del carico di lavoro dei quindici agenti effettivi che si alternano su due turni, con relativo rallentamento degli iter delle pratiche amministrative relative a tutte le materie più volte descritte di competenza della P.L., al cumulo delle pratiche che vengono dalle varie Autorità diverse dal Comune di appartenenza. Ma l’effetto più devastante è la mancanza di risorse (soprattutto umane) per contrastare quei fenomeni che determinano l’insicurezza percepita da parte dei cittadini. Sicurezza che spesso viene pregiudicata dalla noncuranza di chi è preposto a fornire risposte esaurienti ai cittadini ovvero la Pubblica Amministrazione in tutte le sue forme. Ovviamente la crisi economica ha il suo peso, in tutti i municipi si avverte la necessità di riqualificare la Polizia Locale non solo in termini di qualità quanto in termini di numeri, specialmente nel Lazio e nel Centro Italia, ma Cerveteri con il suo indice dello 0,4% unità ogni 1000 abitanti è in una situazione ormai di default”- conclude Stefano Lucarini.

Redazione
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