martedì, Aprile 30, 2024

Omicidio Desirèe Mariottini, per la Cassazione il nigeriano Alinno Chima deve restare in carcere

Sussiste il rischio di fuga e di reiterazione del reato per Alinno Chima detto ‘Sisco’, il presunto pusher nigeriano imputato insieme ad altri tre cittadini africani per la morte della sedicenne di Cisterna di Latina Desiree Mariottini, avvenuta la notte del 19 ottobre 2018 in un rudere in pieno degrado in Via dei Lucani, nel quartiere della movida universitaria di San Lorenzo a Roma. Nel verdetto 3267 – depositato oggi dagli ‘ermellini’ e relativo all’udienza dello scorso dieci settembre – si sottolinea come “convincentemente” il Tribunale del riesame ha osservato che le indagini tramite le tracce del Dna di ‘Sisco’ sui flaconi del metadone, la cui eccessiva assunzione avrebbe causato l’overdose di Desiree che non è stata soccorsa da nessuno mentre era moribonda nello stabile di Via dei Lucani, hanno provato che il metadone era a lui riferibile e un teste ha dichiarato che l’imputato si era anche “adontato per la quantità smodata di stupefacente” che avrebbe assunto la vittima.
Redazione
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