martedì, Marzo 19, 2024

APRILIA, IL COMUNE ESPRIME PARERE NEGATIVO SULLA DISCARICA DI LAZZARIA

L’Amministrazione Comunale, con questo atto formale propedeutico alla convocazione della Conferenza dei Servizi per la Valutazione di Impatto Ambientale, ha confermato ferma contrarietà al progetto per un nuovo polo impiantistico per il trattamento dei rifiuti, superfluo rispetto alle reali statistiche territoriali. Inoltre, il Sindaco Antonio Terra, firmatario delle Osservazioni, ha espressamente chiesto che il Comune di Aprilia, in quanto contermine con Velletri, sia considerato parte in causa e quindi convocato alla stessa Conferenza dei Servizi durante la quale produrrà ulteriore documentazione.
“Rispetto alle notizie delle ultime settimane – ha detto il Sindaco Antonio Terra – va premesso che già il 30 maggio del 2012 i Sindaci di Aprilia, Anzio, Cisterna, Rocca Massima, Ardea, Cori e Sermoneta hanno scritto al Presidente della Regione Lazio evidenziando l’assoluta mancanza di necessità di ulteriori impianti di trattamento dei rifiuti indifferenziati, in quanto quelli esistenti possono già soddisfare le esigenze di un subambito ottimale che risponda ad una logica territoriale di affinità e prossimità geografica. Tali impianti, tra l’altro, in questo lasso di tempo hanno ottenuto l’autorizzazione regionale ad ampliamenti di notevoli dimensioni e quindi ancora di più ritengo che valga il principio della totale mancanza di necessità di un ulteriore polo per il trattamento di rifiuti in zona. A rafforzare quanto appena affermato, inoltre, nel vigente piano regionale dei rifiuti, nonché nella bozza del nuovo piano presentata in Regione Lazio lo scorso dicembre 2013, non è stata presa in considerazione la necessità di realizzare la tipologia di impianto pensata a Lazzaria, una discarica che di fatto appare in palese contraddizione con quanto già programmato nelle sedi istituzionali. L’Amministrazione Comunale ha detto a chiare lettere che sussistono fondati motivi ambientali, tecnici, politico-amministrativi e giuridici formali e sostanziali che, ragionevolmente, lasciano auspicare il diniego al progetto presentato dalla società Ecoparco”.
Tra le osservazioni del Comune di Aprilia, di carattere generale e tecnico, appaiono in evidenza le preoccupazioni diffuse per l’inquinamento della falda acquifera, per il danneggiamento della vocazione agricola della frazione, per il forte impatto odorigeno su di un sito che in linea assoluta appare non adeguato anche dal punto di vista demografico ad ospitare una discarica. Impianto, quest’ultimo, inutile per Aprilia e dintorni ma soltanto adatto a coprire il vuoto lasciato dalla chiusura di Malagrotta nella gestione dei rifiuti della capitale.

Redazione
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