giovedì, Marzo 28, 2024

Tre le odierne commissioni regionali in materia ambientale: Valle Galeria, Colleferro e Pontinia al centro dei confrotni

Regione – Tre le audizioni di oggi riguardanti tematiche ambientali nelle preposte commissioni regionali. La prima, riguardante il territorio della Valle Galeria, ha coinvolto il comitato di quartiere "Castel Malnome", l’osservatorio ambientale partecipato della Valle, l’associazione di promozione sociale "Raggio Verde", alla presenza dell’assessore Mauro Buschini e di numerosi consiglieri regionali. Al presidente Enrico Panunzi è stato consegnato un documento di riepilogo delle criticità presenti e future del quadrante urbano che, tra l’altro, insiste nello stesso territorio che ospita la sede del Consiglio del Lazio.
Contestualmente è stato chiesto che nessuna nuova discarica sia progettata e attivata in zona dopo la chiusura del sito di Malagrotta, peraltro ancora non ancora completata con la prevista fase di capping (ricopertura) e di contenimento del percolato. Secco no anche alla riaccensione dell’inceneritore dei rifiuti ospedalieri, temporaneamente chiuso dal 2014 a seguito dell’alluvione del 31 gennaio di quell’anno. Inoltre è stata richiesta la riqualificazione delle cave dismesse e il monitoraggio delle emissioni derivanti da raffinerie, depuratori, impianti di trattamento e depositi di gas presenti nell’area. "Vorremmo che la Valle Galeria tornasse ad essere quella che era, ovvero una zona agricola, non industriale", hanno spiegato i soggetti auditi.
Questa la replica dell’assessore all’Ambiente Buschini: "Abbiamo chiesto ad Arpa di aggiornare i dati sui monitoraggi periodici effettuati nella Valle Galeria e siamo sul punto di rilasciare, nel corso della prossima settimana, l’autorizzazione definitiva al ’capping’ della discarica di Malagrotta, facendo tesoro di tutte le indicazioni e le richieste pervenute da comitati e associazioni".
L’assessore è intervenuto anche in apertura della seconda audizione sulla situazione rifiuti negli impianti del polo di Colleferro. In assenza di rappresentanti di Città Metropolitana e di Ama, è stato lo stesso Buschini a riepilogare l’esito degli ultimi incontri istituzionali sul futuro della discarica in passato usata per incenerire i rifiuti della Capitale e gestita da due soggetti a prevalenza pubblica: Ama e da Lazio Ambiente (società, quest’ultima, di cui la Regione Lazio è in procinto di vendere le proprie quote). "Ama ci ha riferito di non avere più bisogno dell’inceneritore, nonostante la quota di differenziata non sia cresciuta – ha relazionato Buschini – e per il futuro l’azienda punterebbe alla trasformazione in fabbrica di materiali alla luce della chiusura prevista per legge nel 2019. Tuttavia è ancora in piedi la fase di riaccensione (revamping) dell’impianto, finora fermo per manutenzione".
Il presidente Panunzi e i consiglieri presenti hanno biasimato l’assenza di rappresentanti o delegati di Città Metropolitana e di Ama, chiedendo anche garanzie e progettualità sul futuro dei lavoratori attualmente impiegati presso la discarica di Colleferro. L’amministratore unico Gregorio Narda di Lazio Ambiente, presente all’incontro, ha prospettato una rimessa in funzione dell’impianto dal gennaio 2018 in attesa di una nuova scelta strategica da parte dei soci pubblici. L’audizione si è conclusa con l’impegno da parte della Commissione di convocare un’altra audizione, concordando e assicurando la presenza di rappresentanti di Roma capitale, Ama e Comune di Colleferro.
A chiudere i lavori, la terza audizione in programma, sulle emissioni provenienti dagli impianti della società di compostaggio Sep Srl di Pontinia. Tra i soggetti ascoltati: il comitato di Mazzocchio, il comitato "Il Fontanile", i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Pontinia, Sonnino, Priverno, Roccasecca. Denunciati "odori nauseabondi" in una vasta area che interessa circa 35 mila persone ed espressi forti dubbi sulla natura dei rifiuti organici trattati dalla Sep per essere usati poi come compost. Ricadute negative di questa situazione sono state registrate anche dal punto di vista turistico, durante l’estate appena trascorsa, a partire dalla celebre e antica Abbazia di Fossanova, che sorge in uno dei luoghi più esposti ai miasmi. Arpa Lazio, presente all’incontro, ha riepilogato i controlli e le prescrizioni effettuati negli ultimi anni nel sito, confermando che sono state effettivamente ravvisate delle non conformità rispetto alle quale prendere provvedimenti. L’audizione è stata infine aggiornata per un urgente incontro in Prefettura che ha costretto l’assessore Buschini a lasciare la sede del Consiglio regionale prima di poter replicare a comitati e sindaci intervenuti.

Redazione
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