giovedì, Aprile 18, 2024

Percorsi alle radici del Palatino

Una passeggiata di quasi un chilometro attraverso più di 1.500 anni di storia romana. Torna dal 22 giugno, dopo diciotto anni, l’iniziativa “Percorsi nel verde alle radici del Palatino”, promossa dall’ente Parco Archeologico del Colosseo in collaborazione con Electa. Il Parco incrementa così ulteriormente gli spazi di visita dell’area archeologica di competenza, scegliendo di riqualificare un itinerario fortemente simbolico: il fronte del colle dove Romolo fondò la città nel 753 a.C. e dove, ancor prima, secondo la lupa allattò i due gemelli.
Lungo il percorso si costeggiano le residenze imperiali, dalla Casa di Augusto al complesso dei Severi del III secolo d.C., le cui arcate segnano con forza il paesaggio urbano della Capitale. Un itinerario di grande fascino anche dal punto di vista naturalistico, per via delle varie specie di piante che crescevano e crescono nell’area, dall’acanto alle ginestre, dalla rosa canina alla malva e al rosmarino, e che saranno descritte ai turisti grazie ad una serie di nuovi pannelli botanici presenti lungo il sentiero. Un sentiero fra mito, storia e natura, che collegherà la valle del Foro Romano alla valle Murcia che lo separa dall’Aventino.
“Il grande impegno di riqualificazione paesaggistica del percorso lungo le pendici meridionali del Palatino segna un importante, ulteriore passo verso la restituzione totale della fruizione pubblica dell’area archeologica centrale del cuore di Roma”, dichiara la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, spiegando come “il percorso sarà compreso nel prezzo della normale visita al Palatino, e sarà aperto la mattina dalle 8.30 alle 13. Saranno organizzate inoltre – aggiunge – passeggiate al tramonto che ricreeranno quella stessa atmosfera che Goethe visse nel 1786, quando dopo aver visitato il Palatino descrisse la luce inebriante del sole che avvolgeva la città eterna”.
"Voglio esprimere soddisfazione per il rilancio di un percorso che aveva visto una breve apertura nel 2000 ed era stato poi nuovamente chiuso, e sul quale noi abbiamo creduto per via delle grandi potenzialità", ha detto Gabriella Strano del Servizio Giardini, spiegando che di volta volta potranno essere aggiunti all’itinerario altri siti importanti "come la Scuola Preconum e i sotterranei di Sant’Anasta

Redazione
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