sabato, Aprile 27, 2024

Superbollo sulle auto, Di Maio torna indietro: “Nessuno pagherà un centesimo in più”

A fare chiarezza dopo il polverone suscitato sul nodo macchine e inquinamento è Luigi Di Maio, che spiega: “Su auto ed emissioni si è fatta un po’ di confusione. Prima di tutto, non esiste nessuna nuova tassa per il parco veicoli già in circolazione. Chi ha un Euro 3 o qualsiasi altra macchina non pagherà un centesimo in più”. Il vicepremier spiega poi via Facebook che la novità riguarda invece “una norma per aiutare chi decide di comprare un’auto ibrida, elettrica o a metano. Visto che i livelli di inquinamento, soprattutto al Nord, sono spaventosi, perché non premiare chi decide di comprare un’auto nuova meno inquinante, dando un incentivo fino a 6mila euro? Questa è l’idea della norma pensata dal governo, che disincentiva chi sceglie un’auto più inquinante. Capisco – continua Di Maio – le preoccupazioni dei costruttori e dei cittadini che magari vorrebbero comprare un’auto ecologica, ma non se lo possono permettere perché costa di più. Per questo la norma va migliorata subito: per non penalizzare nessuno, in particolare chi ha bisogno di acquistare un’utilitaria. Infatti il 60% dei modelli per cui è previsto un incentivo sono diesel: Punto diesel, Panda diesel, Clio diesel, Golf diesel, Megane diesel, Polo diesel, Classe A diesel”. Sull’emendamento si era messo immediatamente di traverso l’altro vice premier Salvini: “Nel nome dell’andare avanti, mettere nuove tasse sicuramente è l’ultima delle cose da fare: sulle automobili, se si vuole aiutare chi compra un’auto elettrica che inquina meno è giusto farlo, ma senza penalizzare chi ha o chi avrà un’auto a benzina o diesel perchè l’auto in Italia è già tassata a livelli folli. Quindi mettere nuove tasse sulle automobili mi sembra la cosa meno utile da fare in questo momento. Non vendo scienza e verità, se ci sono miglioramenti da fare li facciamo”. D’altra parte, all’ipotesi di nuove tasse sulle emissioni auto il Codacons aveva subito preso una posizione molto dura, dichiarando guerra “contro qualsiasi nuova imposizione fiscale sulle auto”. “Non è possibile – si legge in una nota diffusa dall’associazione consumatori – colpire ancora una volta gli automobilisti, che rappresentano la categoria di utenti più tartassata d’Italia. I governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno utilizzato gli automobilisti come ‘bancomat’, inserendo tasse a loro carico e aumentando le accise ogni volta che serviva reperire risorse economiche e trovare coperture finanziarie, e ancora una volta siamo in presenza di un emendamento teso a colpire unicamente tale categoria di cittadini. In tal senso la tassa sulle auto sarebbe incostituzionale perché introdurrebbe discriminazioni a danno di una sola tipologia di contribuenti e rappresenterebbe esclusivamente un sistema per fare cassa”.

Redazione
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