martedì, Aprile 23, 2024

La dura accusa del Comitato vittime del Covid ai politici italiani: “Sono bugiardi e vigliacchi”

“Si poteva fare. Si poteva fare molto meglio. E questo non fa altro che aumentare la rabbia, la mia rabbia, quando ancora due giorni fa un politico colpevole scrive una lettera aperta a noi e parla di tsunami, di bomba atomica, di evento incontrollabile. Bugiardi. Solo bugiardi. Anzi bugiardi e vigliacchi”. E’ quanto afferma Luca Fusco, presidente del comitato Noi Denunceremo istituito per le vittime del Covid19, in una nota in occasione delle elezioni regionali. “Ma come fate – continua – a guardarvi allo specchio e non vedere dietro di voi le migliaia di persone che avete lasciato morire, che avete sacrificato in nome della politica, di una poltrona, di un voto, del profitto. Ma come fate? Ancora oggi avete l’arroganza di dire che è andato tutto bene?”, si chiede. Quella del presidente del comitato per le vittime del Covid-19 è una dura requisitoria: “Dovreste sentirlo voi il groppo alla gola, dovreste sentirlo voi che avete abbandonato tutti, che avete lasciato soli i sindaci come unica traccia dello stato, e meno male che c’erano i sindaci, e meno male che si sono sostituiti ad uno stato non solo assente ma pauroso e nascosto”. I politici sono “vigliacchi” perché, a suo dire, si sono “nascosti, nascosti dietro i decreti, dietro leggi e leggine, dietro comitati e comunicati, tranne uscire qualche volta con il favore delle tenebre, ben blindati e lontani dalla gente per raccontare il nulla. Per dare rassicurazioni di cartone. Voi parlate di referendum, voi parlate di elezioni, voi parlate di programmi. Non siete solo vigliacchi. Siete matti. Il potere vi ha dato alla testa”. E ancora: “Oggi esimi professori di meravigliosi ospedali lombardi che salvano anche gli ultraottantenni dichiarano che salvarli ora è stato possibile poiché sono stati ricoverati al primo stadio della malattia. Dichiarano che non sono cambiati i protocolli terapeuti da marzo ad oggi, solo la variabile tempo è cambiata”, sottolinea. “Allora – è il suo ragionamento – si potevano salvare i nostri padri, le nostre madri, i nostri nonni, allora una più attenta ed oculata gestione dell’emergenza nelle prime fasi avrebbe salvato persone, allora non è vero che si doveva per forza morire a casa di una morte orribile, soffocati”.
Redazione
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