venerdì, Aprile 26, 2024

Kazakistan: gli Stati Uniti hanno invitato la Russia a ritirare “rapidamente” le sue forze armate

Gli Stati Uniti hanno invitato la Russia a ritirare “rapidamente” le sue forze inviate in Kazakistan su richiesta del presidente Kassym-Jomart Tokayev dopo i violenti disordini. “Accogliamo con favore l’annuncio del presidente Tokayev, secondo cui le forze di pace della Csto hanno completato la loro missione”, ha affermato il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, riferendosi ai circa 2mila soldati inviati nel Paese. “Finché le forze della Csto non si ritireranno, continueremo a invitarle a rispettare i diritti umani e a rispettare il loro impegno a ritirarsi rapidamente dal Kazakistan, così come richiesto dal governo kazako”, ha aggiunto il portavoce della diplomazia americana durante una conferenza stampa. Tokayev ha detto che il ritiro del contingente Csto sarebbe iniziato tra due giorni, che sarebbe stato “graduale” e che non ci sarebbero voluti più di dieci giorni. Ma il ministro della Difesa russo Sergei Shoigou ha indicato che la partenza sarebbe avvenuta una volta che la situazione si sarà “completamente stabilizzata” e “su decisione” delle autorità kazake. In merito alla situazione nel Paese, il presidente kazako ha parlato di tentativo di “colpo di Stato” e di “attacco terroristico” mentre Vladimir Putin ha detto che il Kazakistan è stato bersaglio del “terrorismo internazionale”, ma né l’uno né l’altro hanno fornito prove delle loro dichiarazioni. Non è neanche chiaro quante persone abbiano perso la vita nei disordini. Giovedì la polizia kazaka ha affermato di aver ucciso “decine” di manifestanti e sabato, nonostante gli appelli internazionali contro le violenze, Tokayev aveva detto di aver autorizzato la polizia a sparare “per uccidere, senza avvertimento”. Citando il ministero della Salute, diversi media riportavano di almeno 164 persone morte nelle proteste (un bilancio non verificabile in modo indipendente), ma il ministero dell’Informazione kazako ha poi ritrattato la dichiarazione parlando di “errore tecnico”. Secondo il ministero dell’Interno, le persone arrestate sarebbero quasi 10mila.
Redazione
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