sabato, Aprile 27, 2024

Zelensky a Sanremo, si allarga il fronte politico contrario alla sua partecipazione: da Conte, Calenda sino a Salvini

L’annunciato intervento di Zelensky nella serata finale di Sanremo 2023 ha scatenato diverse polemiche (anche) nell’ambiente politico, dando vita a un “fronte del no” che si è andato via via allargando. Dalla Lega di Matteo Salvini al Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte e a Carlo Calenda, sono molteplici gli schieramenti e le personalità che non vedono di buon occhio il fatto che il Festival manderà in onda un video registrato del leader ucraino della durata di un paio di minuti. Al centro delle polemiche c’è l’opportunità, da parte del presidente di un Paese invaso e coinvolto in una guerra, di intervenire in una kermesse così “leggera”. Dall’altra parte c’è però anche chi si è schierato a favore di questa scelta, sottolineando che Zelensky potrebbe avere un’occasione in più per condividere le sofferenze del popolo ucraino con un pubblico estesissimo. Conte: “Zelensky al Festival non è necessario” “Sono stato molto contento quando il presidente Fico ha assunto l’iniziativa di invitare Zelensky di confrontarsi con il Parlamento italiano per esprimere le sue ragioni e del suo popolo agli italiani. Invece, non credo francamente che sia così necessario che il presidente ucraino sia in un contesto leggero come quello di Sanremo”, ha affermato Giuseppe Conte. Calenda: “Zelensky a Sanremo è fuori contesto” Anche il leader di Azione, Carlo Calenda, si è espresso contro la partecipazione virtuale del leader ucraino. “A me parrebbe molto strano vedere Zelensky tra una canzone a un’altra, tra uno sketch e un altro. Ci sono contesti giusti per comunicare questi messaggi, quello secondo me non lo è. In qualche modo svaluta quello che sta succedendo in Ucraina. Stride con quello che ho visto in Ucraina che tra una canzone e uno sketch si possa parlare di bombardamenti. Mi sembra un po’ fuori contesto. Quello su cui non cambiamo idea è che bisogna aiutare l’Ucraina a difendersi, è fondamentale perché stanno combattendo anche per noi”. Salvini: “Spero che Sanremo resti il Festival della canzone italiana” “Speriamo che Sanremo rimanga il Festival della canzone italiana e non altro”, aveva invece affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. ”Avranno fatto le loro valutazioni, quello che spero è che la guerra finisca il prima possibile e che il palcoscenico della città dei fiori rimanga riservato alla musica”.
Redazione
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