giovedì, Marzo 28, 2024

Santa Marinella: Via Elcetina, consegnati i primi alloggi Ater

Il Paese che Vorrei: “Un primo bellissimo passo avanti per la nostra città”

 

“Il 29 gennaio, nell’ampio spazio antistante alle palazzine di via Elcetina, il Comitato cittadino per l’Emergenza Abitativa di Santa Marinella ha festeggiato con un brindisi l’avvenuta consegna degli appartamenti alle prime famiglie aventi diritto. La cerimonia di benedizione delle case da parte del sacerdote della Chiesa del Carmelo, ha preceduto le poche parole che Stefania Abbatiello, presidente del Comitato, ha voluto esprimere auspicando che anche tutte le altre famiglie in difficoltà possano a breve essere ospitate nello stesso complesso e rinnovando il suo personale impegno a favore dei più bisognosi. Si chiude solo un primo capitolo di una partita che sin dall’inizio è apparsa difficile e tortuosa, con ripetute promesse mai rispettate sui tempi di consegna, informazioni confuse, annunci frequenti sistematicamente smentiti e incoerenti rimpalli di responsabilità. Diversi gli enti coinvolti, l’Ater, il Comune di S. Marinella, la Regione. Il Paese che Vorrei, di cui numerosi membri erano presenti alla cerimonia, si rallegra per la consegna delle case evidenziando alcuni aspetti meritori dell’intera iniziativa per i quali si è speso con convinzione. Il primo dei quali è avere ottenuto le case a zero consumo di suolo. Infatti, contrariamente a quanto – all’inizio del suo mandato – il Sindaco avrebbe prospettato per l’assegnazione delle case, l’ATER ha ristrutturato le palazzine di un certo pregio abbandonate di via Elcetina e, così facendo, ha creato un quartiere popolare periferico in cui non è stata sacrificata la bellezza. Presenti Marco Cacciatore, ex presidente della Commissione urbanistica in Regione, sempre attivo interlocutore, Elisabetta Gallo di Rifondazione Comunista e Daniele Crespi, che si sono fatti interpreti a livello locale della vicenda, Maurizio Puppi ed Enrico Veneruso, rappresentanti dell’Unione Inquilini che spesso hanno denunciato lungaggini e contraddizioni. Il Paese che Vorrei auspica tempi più celeri per la prossima assegnazione ed, inoltre, perché la bellezza del posto non venga deturpata, ma anzi arricchita, si fa interprete del desiderio del Comitato e dei cittadini presenti di non vedere lo spazio antistante alle case interamente asfaltato per dar luogo ad un grande parcheggio. Piuttosto chiede che nello stesso spazio, anche per proteggere le palazzine dalla calura estiva, siano piantati alberi sapientemente sistemati accanto ai posti auto, come avviene nei più bei quartieri cittadini”. Queste le parole nella nota a firma del Paese che Vorrei.
La soddisfazione
dell’Unione Inquilini
“Finalmente le otto famiglie assegnatarie degli alloggi di via Elcetina a Santa Marinella sono entrate in possesso degli appartamenti e abbiamo festeggiato l’evento insieme al Comitato per il diritto all’abitare e a quanti lo hanno aiutato a raggiungere questo importante risultato. Non è stato facile in questi anni confrontarsi con Ater, Comune e Regione, superare ritardi e ostacoli per poter ottenere il diritto essenziale alla casa, garantito costituzionalmente a tutti per una vita dignitosa. Lo vogliamo ricordare a quanti, specialmente ora in campagna elettorale, intendono attribuirsi tutto il merito dell’assegnazione, come se la casa fosse un favore elargito grazie all’intervento di politici e amministratori particolarmente sensibili. A fronte di un diritto garantito deve corrispondere un’azione delle istituzioni competenti per cui si spendono soldi pubblici e si prevedono procedure legali. Non è certamente un merito vantarsi di essere la prima amministrazione ad assegnare le case dopo 50 anni, semmai è un demerito aver fatto passare tanto tempo. Il merito del risultato raggiunto va invece riconosciuto principalmente al Comitato per il diritto all’abitare che ha saputo tener duro facendo rimanere aperto per tanti anni il confronto con le parti istituzionali, forte di consenso e sostegno ottenuto da cittadini, forze politiche e sociali come Unione Inquilini, Il Paese che vorrei, Rifondazione comunista, ecc. Unire le persone e le loro necessità, aggregare consenso, lottare per rivendicare con forza il diritto negato: un esempio e un messaggio per quanti vivono in condizione di precarietà abitativa, magari collocati in graduatoria in attesa da anni della casa popolare. Per il Comitato e per Unione Inquilini questo è solo un primo pur importante risultato. Si tratta ora di andare avanti perché vengano ultimati ed assegnati gli ulteriori 10/12 appartamenti e ne vengano acquisiti altri per soddisfare le esigenze delle altre ottanta famiglie in graduatoria”. Nota a firma Unione inquilini Civitavecchia.
Redazione
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