sabato, Aprile 20, 2024

Vicenda Coppito, anarchici di nuovo in piazza oggi a Roma per chiedere l’abolizione del regime detentivo di 41 bis

Anarchici di nuovo in piazza oggi a Roma per chiedere l’abolizione del regime detentivo di 41 bis per Alfredo Cospito. Alle 16 è previsto un presidio davanti al ministero della Salute, sul Lungotevere. E dopo gli scontri di sabato scorso a Trastevere, l’attenzione delle forze dell’ordine sarà massima per questa e per le altre mobilitazioni previste per questa settimana. Giovedì 17 alla Sapienza ci sarà un’assemblea pubblica mentre sabato alle 15 gli anarchici annunciano un corteo da piazza Vittorio. Si tratta di manifestazioni non preavvisate che sono state rese note attraverso un volantino con su scritto Fuori Alfredo dal 41 bis. Cospito, che era detenuto da oltre 10 anni al Bancali di Sassari per la gambizzazione dell’allora ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, in sciopero della fame dal 30 ottobre, è stato trasferito nel penitenziario di Opera a Milano per le precarie condizioni di salute. Esponente della Federazione anarchica informale, è anche accusato di strage per due ordigni esplosi nei pressi della scuola allievi carabinieri di Fossano (Cuneo) nel 2006, che non provocarono feriti. Mai patti con chi usa violenza e minaccia come strumento di lotta politica. E’ quanto ha stabilito il Consiglio dei ministri a proposito degli ultimi disordini, provocati dagli anarchici, e il caso di Alfredo Cospito. Un trasferimento che, si è tenuto a puntualizzare, è legato esclusivamente alla tutela della salute del detenuto, da oltre cento giorni in sciopero della fame, ma non impatta in alcun modo sull’applicazione del 41 bis. “Il Consiglio dei ministri, nel suo insieme, ribadisce, nel rispetto della decisione assunta dal ministro della Giustizia, la volontà di non scendere a patti con chi usa violenza e minaccia come strumento di lotta politica” si legge nella nota. “Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio”, si legge nella nota del Consiglio dei ministri, “ha ricordato le ragioni che hanno determinato l’autorità giudiziaria a proporre e confermare il regime detentivo di cui all’articolo 41 bis attualmente in essere a carico di Alfredo Cospito e, nel pieno rispetto dell’autonomia di valutazione della stessa autorità giudiziaria, ha rilevato che la Corte di Cassazione è chiamata a rendere una decisione in merito nel prossimo mese di marzo. Per la parte di propria competenza, il ministro della Giustizia ritiene di non revocare il regime di cui all’articolo 41 bis e ha precisato che, sentite tutte le istituzioni interessate, si è fatto carico delle condizioni di salute del detenuto, avendone disposto in data odierna il trasferimento, sempre in regime di 41 bis, nell’istituto di pena di Opera, che è munito degli adeguati presidi sanitari”.
Redazione
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