sabato, Aprile 27, 2024

Le auto d’epoca a Roma hanno divieto assoluto di circolare praticamente in tutto il Comune

Dal 28 febbraio le auto d’epoca a Roma sono “rottami” e hanno divieto assoluto di circolare praticamente in tutto il Comune. E’ quanto ha deciso un’ordinanza del sindaco della capitale Roberto Gualtieri (n. 27/2023), che mette al bando questi mezzi dalla fascia verde di Roma (la più grande d’Europa), non facendo distinzione fra le rare auto storiche, certificate a norma di legge, e le normali vetture vecchie (benzina fino a Euro 2 o a gasolio fino a Euro 3). Motivo? Ridurre l’inquinamento. Nobile causa, certamente. Anche se guardando i numeri più di qualche dubbio non può non venire. Secondo i dati MTCT infatti sul territorio della Città Metropolitana di Roma i veicoli d’uso quotidiano circolanti sono poco più di 4 milioni (4.040.078) e quelli storici sono poco meno di diecimila (9.945), vale a dire lo 0,25% del totale, che percorre annualmente lo 0,014% dei chilometri percorsi dai veicoli d’uso quotidiano (secondo quanto riportato dal censimento FIVA e dati compagnie assicurative). Ecco allora che l’Asi (Automotoclub storico italiano) chiede una deroga a questo provvedimento proprio perché le auto d’epoca sono ritenute ininfluenti in termini di impatto ambientale. Asi e i registri storici Alfa Romeo, Fiat e Lancia vogliono ottenere l’annullamento dei decreti e delle delibere di Regione e Giunta Regionale del Lazio, Città Metropolitana e Comune di Roma e hanno ufficialmente presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Redazione
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