sabato, Luglio 12, 2025

Esplosione a Roma nel distributore, Arpa Lazio: “L’incendio ha generato diossina”

L’esplosione di ieri avvenuta a seguito di un incendio a un distributore di benzina e metano in via dei Gordiani a Roma ha “generato diossina”. Lo riferisce Arpa Lazio diffondendo i primi dati del monitoraggio dell’aria. In particolare, si registra la presenza di diossine-TEQ pari a 1 pg/m3. “Per quanto riguarda le diossine non esiste un riferimento normativo in aria ambiente. L’Oms (nel documento Air quality guidelines for Europe 2000) stima concentrazioni di tossicità equivalente (TEQ) di diossine e furani in ambiente urbano pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è elevata la variabilità da zona a zona, mentre concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3 indicano la presenza di una fonte di emissione localizzata, ovvero significano che l’incendio ha effettivamente generato diossina” si legge. Il campionatore è stato installato dai tecnici dell’Agenzia regionale della protezione ambientale. L’attività di campionamento, spiega Arpa Lazio, è necessaria per verificare la presenza e la quantità di sostanze chimiche inquinanti. Le procedure standard in occasione di incendi prevedono la ricerca di diossine, IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e PCB (policlorobifenili), in quanto si tratta delle sostanze che generalmente possono formarsi a seguito di eventi di questa natura. I risultati delle analisi sono riportati in una tabella dopo essere stati tempestivamente condivisi con l’autorità sanitaria. È stato un boato impressionante quello che ha scosso il quartiere Prenestino, nel quadrante est della Capitale, alle 8 della mattina. Le immagini che si sono susseguite per l’intera giornata immortalano l’apocalisse che ha travolto la zona, quel che resta del distributore di gpl saltato in aria. Le cause, secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, sarebbero da attribuire a un malfunzionamento dell’impianto del gas, un cosiddetto ‘blif da gpl’, che viene equiparato all’esplosione di una bomba. Una fuoriuscita di gas Gpl durante le operazioni di scarico da un serbatoio a una autocisterna. Prima che si verificasse l’esplosione, che ha causato il ferimento di almeno 50 persone (due in modo grave), era già in corso l’evacuazione dell’area e la messa in sicurezza da parte delle forze dell’ordine per una fuoriuscita di gas che era stata segnalata ai vigili del fuoco. A confermare la potenza della deflagrazione sono state le tante testimonianze dei cittadini, non solo i residenti del quartiere ma anche quelli delle aree limitrofe. “Mentre andavo verso il centro sportivo (De Sanctis, ndr), per accertarmi non ci fosse più nessuno, è esplosa un’ambulanza e ho visto un pezzo di lamiera volare verso la mia direzione – dice un 28enne -. Arrivavano pezzetti di metallo, cose incendiate”. In totale sono una cinquantina le persone evacuate in seguito all’esplosione che, oltre al distributore, ha coinvolto anche un deposito del 118 dove c’erano diverse bombole d’ossigeno. Per questo i boati uditi dai residenti sono stati più d’uno, probabilmente causati proprio dai dispositivi medici.

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