Pur schierandosi al fianco di Di Giorgi, i segretari Forte, Tiero e Calandrini avevano firmato il documento presentato dal Pd evidenziando la necessità di portare all’attenzione della città i motivi della crisi, a loro dire riconducibili a fattori esterni all’amministrazione. Improbabile una discussione per la seduta convocata il 12 maggio: i tempi tecnici richiesti fanno pensare ad una data oltre il 14, giorno in cui è fissatala riunione per le nomine del Cda di Acqualatina, uno dei nodi principali dell’intera vicenda insieme alle questioni rifiuti e asili nido.