giovedì, Marzo 28, 2024

NETTUNO, ARRESTATO PERICOLOSO LATITANTE RICERCATO DA PIU’ DI TRE ANNI (video)

A suo carico l’Ordine di Esecuzione per la Carcerazione in riferimento al reato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con sequestro di ingenti quantitativi, trasportata a bordo di navi su acque territoriali fermate nelle acque antistanti la Sardegna. In particolare è stato condannato per avere organizzato, unitamente ad altri soggetti, un’associazione per delinquere, con ramificazioni in Marocco e Spagna, finalizzata all’importazione nel territorio dello Stato di ingenti quantitativi di hashish prelevati in Marocco e trasportati a mezzo di natanti in Italia ed alla successiva commercializzazione dello stupefacente. Sequestrati nelle acque antistanti la città di Cagliari, in un’occasione 3.750 kg di hashish, in un’altra 2.073 kg di hashish. Promotore della citata organizzazione, unitamente a B.S., è risultato essere R.A., killer di spicco del clan camorrista dei Di Lauro, nonché capo assoluto di una holding criminale che ha imposto il suo predominio nei quartieri di Secondigliano, Scampia e Napoli con ramificazioni in tutt’Italia e all’estero. Le odierne attività di indagine, protrattesi da gennaio 2016 e supportate anche da presidi tecnologici, hanno consentito di acquisire elementi utili a ritenere che l’uomo, latitante dal 2013, si nascondesse all’interno della propria villa, sita a Nettuno in via Piscina Tre Cancelli. L’intervento condotto dagli operatori della Squadra Mobile, coadiuvati dal Servizio Centrale Operativo, da personale specializzato del Servizio Polizia Scientifica e da unità cinofila per la ricerca di persone, dipendente dal Servizio Reparti Speciali – Centro coordinamento cinofili di Nettuno, hanno consentito di rintracciare il ricercato all’esterno del muro di cinta dell’abitazione, nascosto in mezzo a un ammasso di rovi ove si era rifugiato all’atto dell’irruzione. Le ricerche, protrattesi per circa sei ore, sono state innanzitutto condotte all’interno della villa ove venivano rinvenuti cinque covi ricavati nella casa e abilmente occultati dal mobilio. Successivamente, venivano estese al vasto appezzamento di terreno esterno, adiacente le mura di cinta della villa, dove proprio l’impiego dell’unità cinofila permetteva di individuare la zona ove il latitante si era nascosto. Infatti, durante il prolungato rastrellamento del terreno, incolto ed in gran parte ricoperto di rovi, il cane si soffermava su una parte di cespugli, cominciando ad abbaiare in puntamento. Le ricerche degli operatori, dunque, si concentravano sulla porzione di terreno indicata dal pastore tedesco e consentivano di localizzare il latitante in mezzo ad un cespuglio di rovi. B.S., a quel punto, usciva dal rifugio di fortuna ricavatosi e veniva tratto in arresto dal personale della Polizia di Stato.

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Redazione
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