sabato, Aprile 20, 2024

ARDEA, SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE: IN MANETTE DUE UOMINI E UNA DONNA (video)

L’attività è scaturita dalle indagini condotte tra il febbraio e l’agosto 2015 dai carabinieri della stazione di Passoscuro che avevano permesso di appurare l’esistenza di una organizzazione dedita al reclutamento, all’induzione e allo sfruttamento della prostituzione in danno di oltre 20 ragazze provenienti dall’est europa, che si prostituivano lungo le strade statali Aurelia e Pontina. Le ragazze, quotidianamente, erano costrette a versare agli sfruttatori parte dei guadagni raccolti e, settimanalmente, una somma quale corrispettivo per l’occupazione delle piazzole ove esercitavano la loro attività. Nel corso delle indagini sono stati inoltre individuati 6 uomini italiani, tutti arrestati in flagranza di reato per favoreggiamento della prostituzione, i quali, dietro corrispettivo, accompagnavano le ragazze sul luogo di lavoro. Le intercettazioni telefoniche e ambientali, i servizi di pedinamento, l’esecuzione di riprese foto e video nonché l’acquisizione di numerose ricevute relative all’invio, da parte delle ragazze, di denaro ai loro sfruttatori tramite servizi di money transfer, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati e permesso ai Carabinieri di redigere un’articolata informativa. Il gip del tribunale di Velletri, competente per territorio sul luogo ove si perpetravano le condotte di sfruttamento, poiché sia sfruttatori che prostitute vivevano ad Ardea ha accolto pienamente le risultanze investigative emerse nel corso delle indagini, emettendo il provvedimento cautelare a cui i Carabinieri hanno dato esecuzione. Le due donne, che allo stesso modo si prostituiscono, sono state bloccate una presso la propria abitazione e l’altra sul luogo la via Aurelia, mentre l’uomo è stato fermato presso l’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino, mentre stava per lasciare l’Italia, ed è stato trovato in possesso di circa 10.000 euro, che sono stati sequestrati quale verosimile provento dell’illecita attività da lui gestita. L’uomo è stato associato alla casa circondariale di Civitavecchia, mentre le due donne accompagnate presso le rispettive abitazioni e sottoposte al regime degli arresti domiciliari, a disposizione della competente autorità giudiziaria alla quale dovranno rispondere dei reati loro contestati.

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Redazione
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