giovedì, Maggio 2, 2024

CERVETERI, BONIFACI, LA SOCIETÀ IN CRISI FA DOMANDA DI CONCORDATO

Il giornalista Andrea Giacobino, che ha firmato l’articolo, parla di “resa” da parte di Domenico Bonifaci. Pochi giorni fa, quindi, davanti al notaio Vincenzo Ferrara, si sarebbe presentato Antonino Testa, amministratore unico del Gruppo Bonifaci, la holding dell’omonimo costruttore romano, e avrebbe fatto mettere a verbale tale richiesta “considerata la crisi finanziaria in cui versa la società”, con riserva di presentazione della relativa proposta, incaricando i legali Antonio Auricchio, Stefano Bucci, Gabriele Arcuri e Luigi Romanzi. Fu proprio Testa a firmare il bilancio 2015 esprimendosi ottimista in merito alla continuità dell’azienda che aveva chiuso l’anno con una perdita civilistica di 20,4 milioni di euro, quasi triplicata dal passivo di 7,8 milioni del precedente esercizio e con un rosso consolidato peggiorato anno su anno da 8 a quasi 33 milioni di euro. Il gruppo di Bonifaci, con un attivo di 502 milioni comprensivo di terreni e fabbricati per 130 milioni, rimanenze per 241 milioni e crediti per 96 milioni, sarebbe appesantito da 450 milioni di debiti (di cui 155 milioni verso banche) a fronte di un fatturato di poco superiore ai 31 milioni su cui incidono costi per 71 milioni. Non a caso il revisore Bdo aveva contestato cinque voci contabili circa le quali non aveva acquisito «ulteriori elementi probativi e sufficienti a dimostrazione dei maggiori valori iscritti in bilancio sulle immobilizzazioni e sulle rimanenze e della piena recuperabilità dei crediti di natura fiscale», per un controvalore complessivo di circa 18 milioni. Ora la parola passa al tribunale. Non è dunque servito vendere “Il Tempo” agli Angelucci. Ma alcune domande, in qualità di curiosi giornalisti, sorgono quasi spontanee e pensiamo che possano interessare anche i cittadini di Cerveteri: innanzitutto, se il debito complessivo è di 450 milioni di euro di cui solo 155 milioni verso banche, i restanti 295 milioni a chi li deve ridare? Secondo: a quali banche si fa riferimento? Terzo: nei 502 milioni di attivo tra cui terreni e fabbricati, a quanto è stato stimato il valore delle lottizzazioni abusive della società Ostilia di Campo di Mare (Marina di Cerveteri) che dovrebbero rientrare tra le proprietà del Gruppo Bonifaci? Non siamo certamente degli esperti bancari ma in quanto giornalisti proveremo a dare delle risposte a queste domande.

Redazione
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