mercoledì, Aprile 24, 2024

VITERBO, GDF E POLIZIA STRADALE FERMANO 6 PERSONE PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE

Le indagini, che hanno portato all’applicazione della misura restrittiva, hanno riguardato l’esistenza di una struttura facente capo all’imprenditore viterbese E. M. (amministratore di fatto delle società che gestiscono il concessionario auto in via Mainella), stabilmente dedita all’importazione dalla Germania di autovetture in evasione dell’IVA, il cui programma criminoso è realizzato attraverso plurimi meccanismi illeciti, quali l’emissione di fatture soggettivamente inesistenti da parte di G. A. (gestore del concessionario tedesco di autovetture) nei confronti di società srl, con sede fittizia in provincia di Latina, facenti capo ai fratelli S. e R. G., partecipi alla associazione; la falsificazione dei documenti di circolazione dei veicoli o l’intestazione fittizia all’estero di targhe provvisorie e delle carte di circolazione a privati; la materiale falsificazione delle fatture emesse dalla First Trade del G. per far risultare importatore la società CIR Autotrasporti dell’associato D.L. G., con sede in Foggia; le false dichiarazioni sostitutive di atto notorio con cui il D.L. fa apparire l’operazione soggetta al regime del margine così ottenendo, presso l’Agenzia delle Entrate di Foggia, lo sblocco all’immatricolazione dei veicoli senza il previo versamento dell’IVA; le false dichiarazioni sostitutive di atto notorio, in molti casi prodotte da D. S., titolare di un agenzia di pratiche auto, presso la M.C.T.C. di Foggia, su incarico delle società dei G., dirette creare l’apparenza di una cessione dei veicoli importati effettuata da tali società nei confronti di soggetti privati, a nome dei quali viene chiesta l’immatricolazione. Il meccanismo fraudolento accertato si completa attraverso l’emissione di ulteriori fatture di vendita soggettivamente inesistenti emesse dalle società dei G. nei confronti di quelle del M. – che in realtà acquistano i veicoli direttamente dal G. – o dei privati i quali, acquistano gli stessi veicoli direttamente presso la concessionaria di Via Mainella. Le società cartiere dei G. non provvedono poi al versamento dell’IVA e il risparmio su tale imposta consente alle società dell’imprenditore viterbese E. M. – che a sua volta matura indebiti crediti IVA o applica illegittimamente il più favorevole regime del margine – di collocare le vetture sul mercato a prezzi vantaggiosi, a discapito delle imprese concorrenti che operano nel rispetto delle regole, così lucrando un profitto illecito che, in parte, viene versato ai concorrenti per l’attività da loro prestata in favore dell’organizzazione. Il volume di affari accertato delle autovetture importate dal fornitore comunitario “First Trade Gmbh” per il tramite della interposta Pack Engine Italia Srl di S. G. è pari a circa €. 2.900.000,00 per il solo anno di imposta 2015.

Redazione
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