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SOCIALIS: “COME MAI NESSUNO A CERVETERI SAPEVA DEL SALONE DEL TURISMO RURALE CHE SI È SVOLTO ALL’EUR?”

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Riceviamo e pubblichiamo: “Domenica 26 febbraio, si è svolto presso il Salone delle Fontane E.U.R. a Roma, il Salone del Turismo Rurale. Dal mio punto di vista, eventi come questo, sono molto importanti per promuovere e rilanciare le eccellenze del nostro territorio, difatti nel visitare le varie rappresentanze produttive presenti (da tutta Italia), ho potuto notare molti commercianti esteri e non, intenti a fare accordi commerciali con le varie ditte/aziende italiane. Quindi, ottima vetrina per rilanciare/incentivare l’economia del settore agricolo, d’allevamento e caseario, messo a dura prova dai disastrosi accordi della Unità Europea, i quali favoriscono invece le produzioni straniere. Purtroppo continuando la visita, ho constatato e in seguito verificato con gli organizzatori dell’expo, la totale assenza delle nostre eccellenze agricole, norcine, vinicole e casearie. Perché? Come è possibile che non ci sia stato l’interessamento dei nostri produttori? Davvero dobbiamo pensare che non gli interessi partecipare a eventi di questa portata? Oppure la “colpa” va cercata altrove? Di solito, questi eventi, vengono comunicati agli uffici territoriali competenti delle regioni, i quali a loro volta, ne danno comunicazione ai comuni, dove gli uffici preposti, allo sviluppo per il commercio (ci chiediamo se ne abbiamo) devono istituire tutte le iniziative necessarie a canalizzare le partecipazioni delle varie realtà produttive insistenti sul territorio in queste importanti vetrine internazionali. Mancare a eventi del genere e poi rendersi tronfi di successi che di concreto, nello sviluppo del lavoro per i nostri cittadini, o della crescita delle attività produttive rurali, onestamente non hanno portato a nulla, non ci devono interessare! Sono solo propaganda sterile. I cittadini di Cerveteri disoccupati, nel lavoro agricolo, norcino, caseario o inerente gli allevamenti, vi potrebbero trovare impiego e dare concretezza al proprio futuro, ovviamente se seguiti e inseriti in contesti compartecipati col comune che a mio avviso se ne deve fare carico. Altro discorso enormemente enfatizzato in questa expo, è la conoscenza del territorio a livello internazionale. Molti dei presenti ai quali chiedevo se erano a conoscenza delle nostre aziende, rispondevano con un no… desolante al massimo! Un vero danno per la nostra economia! Chi prenderà il governo del comune per i prossimi 5 anni, dovrà avere fra le sue priorità, la realizzazione di strutture integrate al Comune come fondazioni agricole, aziende agricole consorziate o cooperative comunali, facendo utilizzare le centinaia di ettari che lo stesso comune possiede ai cittadini disoccupati, avendo quindi come scopo, occupazione della popolazione disoccupata, ottimizzazione delle risorse comunali, affinché questa sinergia sia dedita alla produzione e vendita diretta a km 0!

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