domenica, Aprile 28, 2024

ACCOGLIENZA DEI “MIGRANTI” … MA ANCHE NO!

Da Socialis Cerveteri riceviamo e pubblichiamo: “Prima di ogni altra cosa bisognerebbe chiarire che il concetto di “migrante” non si sovrappone né a quello di “profugo” né tanto meno a quello di “clandestino”. Sono giustappunto questi ultimi che stanno diffondendosi a macchia d’olio per tutto il territorio di casa nostra, benché mascherati con le vesti degli altri due. Tra i Comuni (o meglio, i rappresentanti degli stessi) c’è anche Cerveteri. Come potremmo descriverla? “Una ridente cittadina abbracciata da lago, monti e mare, culla della civiltà etrusca”. Beh, parrebbe (il condizionale è più che mai d’obbligo) che il Sindaco abbia in mente di gestire personalmente il ricco piatto offerto per l’ospitalità. Come? Non crederete mica che a muovere tutto questo sia la compassione, vero? Nei Comuni sotto ai 2000 abitanti (dice l’articolo) si parla di ospitare 6 migranti che frutterebbero alle Coop che gestiranno l’emergenza circa 35 euro pro capite/die Dunque dunque… facciamoci un po’ di conti. 35 euro per 6 migranti sono 210 euro al giorno. E sicuramente non possiamo non ospitare i poveri profughi per meno di un mese. Moltiplichiamo così 210 per 30 (consideriamo tutti i mesi di 30 giorni); sono la bellezza di 6.300 euro al mese. E siccome siamo MOLTO ospitali, li teniamo… per 6 mesi? E’ così che i 6 migranti tenuti a fare i fancazzisti sulle panchine della piazza principale di Cerveteri, “fruttano” ben 37.800 euro. Non andrò oltre ma una domanda ulteriore voglio farla. L’interrogativo che ci arrovella è: come mai le Organizzazioni Umanitarie ci raccontano che “con 5 euro al mese” puoi salvare una vita ma se vengono qua ce ne costano 35? E, soprattutto, in una situazione così di emergenza come quella che strazia il nostro Paese dal 24 agosto, passando per i vari cataclismi che pare si rincorrano su e giù per la dorsale appenninica, non sarebbe il caso, prima di ospitare sedicenti profughi/migranti/clandestini, di pensare ad aiutare gli italiani? Quel che sta accadendo… ci ricorda tanto eventi per i quali ancora adesso certi personaggi si cospargono il capo di cenere e dedicano giornate al ricordo, ma si adoperano con infinito impegno a far si che la storia si ripeta. Stavolta a scapito nostro. Chissà se a noi sarà dedicata una giornata della memoria, del migrante, delle vittime del mare, etc. etc. etc.?”

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli